Il Modena che andò il 22 marzo ad Arezzo era una squadra in
salute. Tornata a vincere la settimana precedente (1-0 contro il Catania
al Braglia) dopo 5 turni di astinenza e nona in classifica (ma a soli
tre punti dalla zona promozione) la truppa di Mascalaito contava di
poter sconfiggere gli amaranto per nobilitare il primo campionato di B
dopo un’assenza di 8 stagioni. Come testimonia il giornale dell’epoca,
ci arrivò molto vicina…
XXV. Arezzo-Modena 2-2 (1-1), Arezzo, Stadio Comunale, 22 marzo 1987
AREZZO: Orsi; Minoia, Butti; Mangoni (53′ Pagliari), Pozza, Gozzoli;
Dell’Anno, Ruotolo, Di Mauro, De Stefanis, Ugolotti. All.: Riccomini. A
disp.: Bastogi, Tei, Ermini, Neri.
MODENA: Meani; Catellani, Torroni; Piacentini, Ballardini, Boscolo;
Longhi (46′ Rubino), Santini, Frutti, Bergamo, Rabitti. All.:
Mascalaito. A disp.: Ballotta, Re, Mochi, Ferraris.
Arbitro: Di Cola di Avezzano.
Marcatori:
Arezzo: Ruotolo (26′), Ugolotti (rig. 90′).
Modena: Frutti (5′, rig. 48′).
Note: spettatori: 5000 circa, di cui 3694 paganti, per un incasso
totale di 65 milioni. Ammoniti: Ballardini, Meani, Butti. Al 39′ Frutti
calcia sul palo un calcio di rigore.
Modena beffato allo scadere
– Con un discutibile rigore di Ugolotti l’Arezzo agguanta i canarini in
vantaggio grazie ad una doppietta di Frutti – Il centravanti però
sbaglia un penalty. 2-2
Catellani in marcatura. |
AREZZO — Si morde le mani
Mascalaito. Vedere sfumare il sogno di una preziosa vittoria proprio
all’ultimo secondo, causa una eccessiva leggerezza dell’arbitro, nel
concedere un rigore assai discutibile agli avversari, non piace a
nessuno. Soprattutto, se in precedenza, sempre a proposito di
rigori, Frutti ne aveva sbagliato uno. Ma, a mente fredda, è giusto
accontentarsi, il risultato va bene così, perché l’Arezzo, sì, ha
strappato con l’aiuto di Di Cola il pari all’ultimo secondo, ma in
precedenza aveva colpito i legni della porta con Ruotolo, fallito almeno
un paio di occasioni-gol, più difficili da sbagliare che da realizzare e
tenuto in mano il pallino del gioco per almeno tre quarti
dell’incontro. Una sfida a tratti spigolosa, nervosissima nei momenti
topici, caratterizzata, come detto, da un altalenarsi di reti e di
episodi che alla fine hanno inevitabilmente logorato la lucidità di
tutti gli uomini. In campo le formazioni titolari: Riccomini recupera il
funambolico Dell’Anno, Mascalaito conferma lo schieramento del
dopo-crisi. La partita prendeva subito una direttiva precisa dopo una
manciata di minuti. Lancio in profondità di Boscolo per Frutti,
l’attaccante raccoglieva in area, si girava tallonato da Pozza e con un
preciso diagonale da sinistra a destra infilava Orsi. A quel punto
l’attenta disposizione di un Arezzo ancora in fase di studio andava a
farsi benedire. La rete subita destava non poco i toscani, che
iniziavano un assalto tambureggiante, a parte una piccola parentesi,
fino alla fine.
Meani predispone la barriera |
Il campo si inclinava tutto verso la
difesa modenese e per Meani, certamente tra i migliori, iniziava il duro
lavoro. Il non perfetto tamponamento a centrocampo dei canarini dava
via libera alla riscossa avversaria. Al 12°, Ugolotti staccava in
velocità Catellani, e metteva Meani in condizione di salvarsi di piede.
14°, poteva essere il pareggio, ma Mangoni, a pochi passi dalla porta,
sparacchiava fuori. Il Modena accusava, si difendeva con ordine ma non
trova la forza per imporre il proprio gioco. Al 16°, una punizione di
Dell’Anno indirizzata verso l’angolo alto chiamava al lavoro ancora
Meani. La sofferenza aretina trovava la giusta ricompensa a metà tempo,
una rete cercata a tutti i costi, realizzata da Ruotolo, pronto a
sfruttare un violento rasoterra di Dell’Anno. Riequilibrata la
situazione, il Modena trovava nuova vivacità. Al 39°, altra emozione,
altro angolo, questa volta dei canarini. Bergamo veniva strattonato in
area da De Stefanis, rigore netto. Al dischetto andava Frutti, ma il
bomber si vedeva respingere la sua precisa conclusione dal palo. Si
andava così alla ripresa, il Modena perdeva Longhi per infortunio e
Mascalaito inventava un nuovo assetto, con Ballardini centromediano,
Catellani libero. Come all’inizio, i primi minuti davano ancora uno
scossone alla partita. Ancora un rigore, decretato senza esitazioni dal
direttore di gara e ancora Bergamo vittima di turno. Questa volta Frutti
aggiustava la mira e per Orsi non c’era nulla da fare.
Il fallo che procurò ai toscani il rigore del pareggio allo scadere. |
Oltre al danno della mancata vittoria si aggiunse una beffa che
avrebbe influito sul prosieguo del campionato dei gialli. Al termine
della gara infatti l’allenatore Mascalaito si accapigliò con il
massaggiatore aretino Occhini nel sottopassaggio che conduceva agli
spogliatoi, il tutto sotto lo sguardo attento dell’arbitro. Tre giorni
dopo il giudice sportivo squalificò il mister veronese fino a tutto il
25 agosto. La squalifica sarebbe stata poi ridotta di 15 settimane, ma
al suo ritorno in panchina, il 10 maggio in casa contro il Messina, Gigi
avrebbe ritrovato i canarini a soli quattro punti dalla zona
retrocessione e incapaci di vincere per tutta la durata della sua
assenza.
Tabellino e notizie da “Modena F.C. 1912-2012″, a cura di
Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra, Simonini Alessandro, Modena, 2012,
Artioli Editore.
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