18 dic 2013

22 dicembre 1946, Modena - Juventus 1-0

Memorie gialloblu – Lo scudetto è possibile.

22 dicembre 1946. Scende al Comunale di Modena la Juventus capolista; l’affronta un Modena al quarto posto, a tre punti di distacco.
Ecco la cronaca dell’evento tratta da La Gazzetta dell’Emilia, articolo di Mario Morselli.

22 dicembre 1946
UNA RETE DI BONCI PER 2 MILIONI DI LIRE DI SPETTATORI – Tenacia, brio e tecnica del Modena obbligano la Juventus alla resa: 1-0
La svalutazione della nostra cronaca ha portato gli incassi degli stadi a cifre che, qualche anno fa, sembravano iperboliche. Oggi sono normalissime. Gli spettatori si misurano a milioni di lire.
Diremo, dunque, che alla partita di ieri tra Modena e Juventus sono stati incassati 2 milioni, 246 mila e 810 lire.
Ciò dimostra il gran richiamo che il nome della squadra juventina, il suo valore, la sua posizione in classifica avevano esercitato sui tifosi di tutta l'Emilia.
E, francamente, diciamolo pur subito: l'incontro non ha tradito l'attesa ed ha soddisfatto pienamente, non solo perché lo spettacolo offerto dai ventidue competitori, costretti a giocare su un terreno ancora gelato sul fondo, è stato di forza ed anche di tecnica, ma perché si è assistito ad un successo chiaro della nostra squadra, che, alla vigilia, era data dalla maggioranza battuta.

Sfiducia modenese in partenza
L'interesse, quindi, è stato doppio, in rapporto alla partita e al suo risultato, che rispecchia in pieno il rendimento complessivo dei valori opposti. Ditelo, amici, che avete la bontà di leggere, che non credevate ad un successo del Modena. Perché? Non per l'assenza di Zecca e per l'inclusione di Bonci a centravanti, ma perché la Juventus, col suo “sistema”, coi suoi atleti, alcuni dei quali veri valori tecnici di prim'ordine, col suo rullo compressore aveva imtimorito un po' tutti. Una macchina da punti, una montagna di palloni in rete! Povero Corghi! Mancheremmo alla nostra franchezza se dicessimo che il Modena non è andato immune da questo timore. Ebbene anche il Modena, fortunatamente per qualche breve periodo, ha dovuto subire il fascino, più che l'autorità tecnica, degli “zebroni”, i quali hanno giocato in pieno “sistema”, quello stesso “sistema”, poi, che li ha traditi (come avviene generalmente quando vi capita contro una squadra tutto brio e audacia come quella modenese).
Ma poi i nostri, dopo averla studiata bene, questa Juventus-sistema, hanno capito che coi nervi a posto e un po' d'estro, la buona tempre del gioco del Modena poteva avere anche, in questo caso, successo.
Chiuso il primo tempo col niente di fatto, nella ripresa, gli avversari hanno manifestato i loro piani. Prima la Juventus coll'attacco a valanga: sette uomini, anche otto; De Petrini e Locatelli oltre la metà campo, terzini agli estremi e Parola solo ad osservare.

Bonci contrasta Parola di testa

 Il Modena ha resistito. Ha messo Neri fra Remondini e Braglia ed ha aspettato il momento giusto per partire. Il “sistema” rende vulnerabile la difesa della squadra che lo prende a modello del suo gioco. Poi il Modena, con puntate di Del Medico, il più vigoroso di tutto l'attacco, e la pentola juventina era già scoperchiata. Non restava che mettere la palla in rete, e Bonci ha avuto la mira giusta e ha sancito un risultato che, tecnicamente, era andato delineandosi.
Così è venuta la bella vittoria.
Ci sentiamo di dire che la Juventus non è squadra forte? Tutt'altro. La Juventus, se trova difese fragili, passa con facilità. Quando trova una linea di mediani come la nostra e una coppia di terzini del valore di Braglia e Remondini (non a caso citati nell'ordine) la Juventus deve abbassare bandiera: lo fa sul campo a malincuore, per un senso dignità, poi, quando riparte col suo “Conte Rosso”, rinsaviti gli animi, è la prima a riconoscere la legittimità della sua sconfitta e il valore della vittoria avversaria, e lo fa cavallerescamente com'è nell'abitudine dei torinesi, gente che in fatto di calcio la sa molto lunga.
Dirvi di più? Non crediamo che ve ne sia necessità. E nemmeno distribuire elogi singoli. Il Modena ha meritato di vincere, ha vinto bene, con sicurezza. Mettiamoli tutti insieme questi nostri ragazzi e applaudiamoli. Anche la Juventus ha gareggiato bene, a tratti anche con disinvoltura, diremo con facilità. Poi ha capito che l'avversario non scherzava e ha fatto il viso serio, si è preoccupata. Ma non c'è stato niente da fare.
Figure note di giornalisti e di amici, convenute a Modena per questo incontro. Episodi e scambi di cortesie, iniziatisi sin da sabato, darebbero materia per riempire un giornale.
In tribuna, gli onorevoli Corassori, Pignedoli, Pucci, il vice-sindaco ed altri.
Arbitro Scotto, in scarpette da podista, come è sua abitudine.

Il “do” di Bonci
La Juventus scende sulla destra, poi Del Medico in velocità e punizione battuta da Remnodini. Angolo contro la Juventus; tiro di Sentimenti e parata di Corghi. Inizio... effervescente. Del Medico ancora è di scena: centro a vuoto di Romani. Ancora Sentimenti in azione (fermato in fuorigioco), poi centro di Romani e uscita a pugni di Sentimenti IV.
Il Modena temporeggia, studia le mosse dell'avversario. In prima fila, non troppo incoraggiante l'intesa. Palla battuta da Neri e uscita vicinissima al palo destro, poi ancora tiro di Neri e parata di Sentimenti. Corghi è disoccupato. Ancora centro di sentimenti, testa di Magni, salta anche Corghi, palla in calcio d'angolo; 31°: Brighenti, spostato a destra, centra e Cassani tira fuori. Poi scivolone duplice di Braglia e Remondini, ma Korostolev non ha forza sufficiente per intimorire Corghi, che para.
Per il secondo tempo ci riferiamo, pei primi 15 minuti, a quanto abbiamo detto nelle impressioni e arriviamo senz'altro all'azione decisiva. Palla da Neri a Del Medico, scivolone di Vicich e palla alle spalle di quest'ultimo, che si rialza in tempo e rincorre Del Medico, il quale, però, calcia debolmente sul portiere. Subito dopo la stessa azione, con Vicich a terra e De Petrini che insegue Del Medico in fuga. Al contatto, la palla rimbalza sui piedi di Bonci, che manda in rete, mentre sentimenti IV è coperto da De Petrini.

La rete decisiva di Bonci

 La rete inattesa mette orgasmo negli juventini, che cercano di mettere a profitto i minuti che ancora restano. Ma è il Modena che insiste nell'intento di mettere al sicuro da ogni sorpresa il successo. Poi la Juventus, alla mezzora, sembra sul punto di pareggiare, ma la difesa modenese è vigile. Due occasioni ancora dei gialli ed un angolo contro il Modena, in finale di partita.
Mario Morselli

MODENA: Corghi, Remondini, Braglia; Malinverni, Neri, Stefanini; Romani, Brighenti, Bonci II, Cassani, Del Medico.
JUVENTUS: Sentimenti IV; Vicich, Varglien; Depetrini, Parola, Locatelli; Sentimenti III, Vickpalek, Magni, Candiani, Korosolew.
Arbitro: Scotto di Savona.

Liberamente tratto da:

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