15 apr 2014

Quel derby un po’ così…

Quel derby un po’ così… (parte I)







La Jucunditas nella formazione sconfitta 2-1 dall'Audax il 19 aprile 1914. Con quella sconfitta l'Audax perse il campionato emiliano di Promozione.
La Jucunditas nella formazione sconfitta 2-1 dall’Audax il 19 aprile 1914. Con quella sconfitta l’Audax perse il campionato emiliano di Promozione.
Era il 1909, o forse il 1910, quando il foot-ball si impose nella provincia di Modena, e da subito furono due le squadre a primeggiare, da un lato l’Associazione Studentesca del Calcio, di Modena, dall’altro la Società del Calcio Jucunditas, di Carpi. La prima ebbe vita breve e tumultuosa: in due anni vinse due campionati del Comitato Regionale della FIGC poi, per competere ai più alti livelli, diede vita, fondendosi con l’Audax, al Modena F.C.. La seconda sembrò inizialmente destinata a durare: nel feudo di Carpi non v’erano rivali degni di nota e a piccoli passi, dopo essersi affiliata nel 1913 alla FIGC disputò due campionati di Promozione, vincendo il secondo (1914-15) alle soglie della Prima Guerra Mondiale, poi, nel 1919 inglobò gli atleti della Libertas (una giovane società iscritta all’ULIC, l’alter ego “libero” della FIGC) e diede vita all’A.C. Carpi.
Modena (mista)-Jucunditas Carpi 5-1 (0-1), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 20 febbraio 1914. Un'azione sotto la porta carpigiana. Sullo sfondo riconoscibile la Cittadella.
Modena (mista)-Jucunditas Carpi 5-1 (0-1), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 20 febbraio 1914. Un’azione sotto la porta carpigiana. Sullo sfondo riconoscibile la Cittadella.
Tutto ebbe inizio non appena il Modena F.C. vide la luce, nella primavera del 1912. I canarini erano alla ricerca di sparring partners in vista della preparazione alle sfide di I categoria che le attendevano in autunno e fu naturale allestire una serie di incontri con i carpigiani. Sul campo le cose non andarono proprio bene dal punto di vista del bel gioco: i carpigiani lamentavano sempre la parzialità dell’arbitro, i modenesi non se ne davano per inteso e cantavano vittoria. Il 5 maggio 1912 finì 4-0 per il Modena, risultato bissato il successivo 26 maggio nella città dei Pio, infine il 9 giugno 1912 a Modena i carpigiani (allora in maglia verde) abbandonarono il campo dopo pochi minuti lamentandosi per la partigianeria dell’arbitro (che era un socio del club geminiano). Era il Modena dei fondatori, di Mariani, Secchi e Ventura, mentre nella Jucunditas giostravano già il secondo dei fratelli Tirelli (Zurga, come il personaggio dell’opera “I pescatori di Perle” di Bizet), il capitano Fanconi, Scacchetti I e II e Augusto Maselli, una giovane ala destra che avrebbe poi vestito il gialloblu.
Locandina per l'incontro dell'8 dicembre 1914.
Locandina per l’incontro dell’8 dicembre 1914.
Con il Modena in I categoria e la Jucunditas a sfangarla in Promozione, nella stagione 1913-14 si giocarono altri derby entrambi a Modena ed entrambi vinti dai canarini, il primo per 4-0 in pre-campionato, il secondo per 5-1 durante la sosta invernale. Dopo una serie di batoste, arrivò anche il momento per i carpigiani di vendicarsi. Accadde l’8 dicembre 1914 e la vittoria suscitò un certo clamore e per poco non cambiò la storia del calcio modenese. Il Modena era allenato da poco più di un mese da Attilio Fresia, il campionissimo piemontese venuto dal Reading FC, e nonostante mostrasse progressi nel gioco, era scosso da molti malumori: Zorzi non voleva allenarsi, Rota non aveva tempo, Secchi voleva giocare centravanti e non terzino… era insomma, un bel macello. Con il Modena in piena confusione il Carpi ne approffitò e sconfisse i più quotati avversari per 1-0. Fortuna volle che nonostante la sconfitta (e la successiva batosta patita a Como in campionato per 7-0), la dirigenza confermasse Fresia come trainer: il Modena prese a vincere amichevole su amichevole contro squadre che erano approdate alle semifinali del Campionato Italiano e infine si vendicò della Jucunditas in aprile infliggendole un netto 2-0 con doppietta di Perin. Fu quella l’ultima partita tra Modena e Jucunditas. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la società carpigiana, infatti, non riuscì a proseguire l’attività (tanto che alcuni dei suoi elementi migliori, come Maselli e Fanconi giocarono per i colori gialloblu tra il 1915 e il 1917) e alla ripresa dell’attività ufficiale, nel 1919 al suo posto i canarini trovarono come avversari la neonata A.C. Carpi.
Modena-Jucunditas 2-0 (1-0), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 11 aprile 1915. Respinta della difesa carpigiana.
Modena-Jucunditas 2-0 (1-0), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 11 aprile 1915. Respinta della difesa carpigiana nell’amichevole che vide il ritorno degli uomini di Fresia alla supremazia provinciale.
Modena-Jucunditas 2-0 (1-0), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 11 aprile 1915. Canarini in attacco.
Modena-Jucunditas 2-0 (1-0), Modena, Campo dell’ex Velodromo – Piazza d’Armi, 11 aprile 1915. Canarini in attacco.
























Quel derby un po’ così… (II parte)

 



La seconda parte dell’articolo sui derby tra Carpi e Modena porta gialloblu e biancorossi da una guerra all’altra. Lo scritto è liberamente tratto da Modena F.C. 1912-2012 a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini (Artioli Editori 1912)
23.11.1919 Carpi-Modena 0-3. Il Modena che espugnò il campo del Carpi a  San Nicolò. Da sin.: Tirabassi (mass.), Verganti (dir.), Borgetti, Marsciani, Pedrazzi, Vacondio, Degoli, Chiecchi, Bigi, Benassati, Barbieri, Forlivesi, Boni.
23.11.1919 Carpi-Modena 0-3. Il Modena che espugnò il campo del Carpi a San Nicolò. Da sin.: Tirabassi (mass.), Verganti (dir.), Borgetti, Marsciani, Pedrazzi, Vacondio, Degoli, Chiecchi, Bigi, Benassati, Barbieri, Forlivesi, Boni.
Con la ripresa dell’attività calcistica ufficiale in seno alla FIGC nel 1919, il Modena si trovò a dover affrontare i vecchi “nemici” carpigiani nelle nuove vesti di A.C. Carpi: se la vecchia Jucunditas era ormai il passato, molti dei suoi giocatori costituivano il nerbo del nuovo sodalizio carpigiano che del vecchio aveva assunto anche i colori bianconeri (e talvolta bianconeri con fascia rossa). L’A.C. carpi, quale erede della Jucunditas fu ammessa dalla Federazione al Campionato di I categoria e fu proprio il derby con il Modena a inaugurare la ripresa dopo la forzata sosta bellica. Alla prima uscita i canarini si dimostrarono nettamente superiori, vinsero per 6-0 con il formidabile “Cava” Pedrazzi sugli scudi e si lanciarono in testa a un girone che li avrebbe visti chiudere alle spalle del solo Bologna. Il ritorno vide ancora un successo geminiano, con il veronese Chiecchi, militare a Modena, autore di una doppietta e Marsciani a chiudere il tabellino per uno 0-3 che non ammetteva repliche. Alla fin del girone il Carpi ottenne un onorevole quarto posto che però non potè bissare l’anno successivo, quando la presenza nel Girone A della I categoria emiliana di formazioni in netta crescita come Parma e Reggiana lo relegò all’ultimo posto. All’epoca nessuno lo poteva sapere ma per oltre 20 anni i due derby della stagione 1920-21 sarebbero rimasti gli ultimi tra gialloblu e biancorossi. Nel primo, a Carpi, il Modena espugnò solo nel finale il campo di San Nicolò, grazie a una prodezza del suo capitano Pippo Forlivesi, nel secondo il Carpi, mestamente avviato all’ultimo posto in classifica, si arrese ai canarini senza colpo ferire. Da quel momento il derby dovette vivere solo nei pochi incontri “amichevoli” che il Modena, saldamente nella massima divisione fino al 1932 e poi tra Serie A e B negli anni successivi, concedeva ai rivali, mestamente sprofondati nei bassi fondi delle terze serie calcistiche nazionali e di fatto diventati solo un buon serbatoio di talenti per i canarini. Da Carpi arrivarono a Modena giocatori di talento come Sabbadini e De Pietri, mentre il percorso inverso lo fecero alcune vecchie glorie gialloblu ormai giunte a fine carriera (Vezzani, Franchini, Policaro) o giovani promesse mai sbocciate (Angiolini, Pittigliani, Della Casa e tanti altri).
Carpi-Modena 0-3 (0-1), Carpi, Campo di San Nicolò, 23 novembre 1919..Formazione del Carpi. Da sin.: Setti, Maselli, Moretti, Fanconi, Giovanardi, Morselli,Balasso, Benassi, Scacchetti Armando, Scacchetti Alfredo, Tirelli.
Carpi-Modena 0-3 (0-1), Carpi, Campo di San Nicolò, 23 novembre 1919..Formazione del Carpi. Da sin.: Setti, Maselli, Moretti, Fanconi, Giovanardi, Morselli,Balasso, Benassi, Scacchetti Armando, Scacchetti Alfredo, Tirelli.
Ci vollero un’altra guerra mondiale, due invasioni e una guerra civile per far tornare il derby. Era il 1944, gli alleati avevano invaso l’Italia dal Mediterraneo, i tedeschi erano calati dalle Alpi e la Federazione, in fuga da Roma si era insediata a Venezia, da dove aveva organizzato un torneo aperto un po’ a tutti. La grande ricchezza, in termini di talento, della provincia modenese, aveva fatto sì che in quel 1944 fossero disponibili giocatori per formare due squadre competitive, il Modena (che aveva riconquistato trionfalmente la Serie A nell’estate 1943) e, appunto il Carpi (che l’anno prima aveva chiuso al 5° posto del Girone G della Serie C). Sotto le bombe il Modena, guidato dal celebre Alfredo Mazzoni (carpigiano di nascita, ma modenese per tutto il resto), schierava Zironi I, Braglia, Neri, Bulgarelli, Uneddu, Banfi e Galli (tutti tesserati) e tra gli ex canarini sfollati in città o in provincia, c’erano il “vecchio” Duilio Setti, il portiere Silingardi, Enzo Bellini, in più anche un carpigiano come Stefanini che a Modena non aveva mai giocato e il fratello di Zironi che in gialloblu era stato solo nelle giovanili.
Il Carpi 1944
Il Carpi 1944
Pure il Carpi aveva elementi di ottimo livello come Polacchi, Avanzolini, l’ex canarino Manni, Sentimenti II e il giovane talento gialloblu Renato Brighenti e, alla fine ne vennero fuori quattro derby tiratissimi anche se gli allenamenti si svolgevano tra un allarme aereo e l’altro, mentre in trasferta si andava in camion telonato. Il campionato, è giusto dirlo, fu una mezza farsa che andò peggiorando con l’aumentare delle incursioni aeree e delle azioni dei gruppi di combattenti partigiani ma i derby furono giocati con grinta e agonismo. Il Carpi impose due volte il pari agli uomini di Mazzoni, che vinsero comunque il girone, qualificandosi per le semifinali regionali in un clima di terrore, segnato dalle violenze della Wehrmacht a Monchio, dove furono uccisi 130 civili italiani. Entrambe le squadre si qualificarono per le semifinali, dove si trovarono in un girone con Suzzara e Spezia. Nel terzo e nel quarto derby i canarini ebbero la meglio entrambe le volte (2-1 e 0-1) ma la prima vittoria fu assegnata al Carpi a tavolino per un errore nel tesseramento del mirandolese Malavasi. Il campionato finì, paradossalmente, proprio al Papotti di Carpi, dove il Modena giocò in campo neutro la partita contro la Suzzarese per l’indisponibilità del Marzari, centrato dalle bombe alleate. In un clima ostile alcuni tifosi-squadristi carpigiani iniziarono a cercare di intimidire i giocatori gialloblu, mentre l’arbitro, un esordiente della propaganda chiamato all’ultimo a sostituire il direttore di gara  designato prendeva fischi per fiaschi: espulse Goldoni e Uneddu, che si rifiutarono di uscire, allora nella bolgia comparve anche una pistola, qualcuno giurò addirittura che furono sparati dei colpi. Il povero Zambelli di Carpi, l’arbitro, scappò via, e forse fece bene. Lo Spezia vinse il girone, Modena e Carpi furono eliminate, e sarebbero passati ancora anni e anni prima di tornare a vedere un derby della provincia.
Il Modena 1944 nella formazione vittoriosa contro la Reggiana alla prima di campionato.
Il Modena 1944 nella formazione vittoriosa contro la Reggiana alla prima di campionato.

INCROCI PERICOLOSI - Carpi Modena

INCROCI PERICOLOSI

Carpi-Modena
Diciannovesima volta che canarini e biancorossi si affrontano in quel di Carpi, con un bilancio favorevole ai primi (7-7-4, 15-10).
Il primo incontro registrò una netta vittoria canarina, con i gialloblu a contendere la prima posizione nel girone agli acerrimi avversari rossoblu.
VI. Carpi-Modena 0-3 (0-1), Carpi, Campo di San Nicolò, 23 novembre 1919.
CARPI: Setti; Scacchetti II, Fanconi; Moretti, Giovanardi, Scacchetti A; Casarini, Balasso, Morselli, Maselli, Tirelli. All.: Hort.
MODENA: Borgetti; Boni, Vacondio; Degoli, Bigi, Benassati; Barbieri, Pedrazzi, Chiecchi, Marsciani, Forlivesi. All.: C.T. (Casini-Vivi-Fontana).
Arbitro: Ortali di Bologna
Marcatori:
Modena: Chiecchi ( 30’, ?’), Marsciani (?’)
Note: sole splendido e pubblico affollato.
23.11.1919 Carpi-Modena 0-3. Il Modena che espugnò il campo del Carpi a San Nicolò. Da sin.: Tirabassi (mass.), Borgetti, Marsciani, Pedrazzi, Vacondio, Degoli, Chiecchi, Bigi, Benassati, Barbieri, Forlivesi, Boni.



Dopo aver vinto anche l’anno successivo, i canarini ritrovarono i biancorossi carpigiani nel campionato di guerra 1943-44. Dopo aver pareggiato nel girone eliminatorio, girone nel quale entrambe le squadre si qualificarono alla seconda fase (contro VVFF La Spezia e Suzzara). Il Modena dopo tre gare era lanciato alla conquista del girone, e si presentarono a Carpi per sancire definitivamente questo primato. I canarini uscirono vincitori, ma si videro poi sottrarre la meritata qualificazione alla seconda fase per la posizione del calciatore Malavasi, cosa che permise ai VVFF di La Spezia di aggiudicarsi il girone a tavolino e successivamente il torneo.
IV. Carpi-Modena 0-1 (0-0), Carpi, Campo Polisportivo Mario Papotti, 21 maggio 1944
CARPI: Sentimenti II; Furiassi, Vellani; Codeluppi, Avanzolini, Gavioli; Polacchi, Morisco, Borsari, Brighenti I, Barbieri. All.: Moretti.
MODENA: Silingardi; Setti, Braglia; Uneddu, Sant’Unione, Goldoni; Zironi I, Galli, Banfi, Bulgarelli,
Zironi II. All.: Mazzoni
Arbitro: Penazzi di Bologna
Marcatori:
Modena: Bulgarelli (88’)
Per trovare la prima vittoria carpigiana bisogna arrivare alla gara di Coppa Italia Semi-pro della stagione 1978-79 (girone nel quale si qualificò la Reggiana), stagione nella quale i canarini, appena retrocessi dalla B e in gravissima crisi finanziaria e tecnica si apprestarono a disputare una disastrosa stagione che li avrebbe condotti per la prima volta in C2.
III. Carpi-Modena 1-0 (1-0), Carpi, Stadio Sandro Cabassi, 3 settembre 1978
CARPI: Rama; Falcetta, Gavioli; Grazioli, Canovi, Jaconi; Magnani (74’ Gambarati); Zitta, Cumani (86’ Cresci), Carzoli, Gibertini. All.: Brenna. A disp.: Fava,
Barili, Campani.
MODENA: Avagliano; Lazzeri (46’ Graziano), Cascella; Maestroni, Salvatori, Parlanti, Vernacchia, Vivani, Sberveglieri, Bologna, Teggi (71’ Boccolari). All.:
Cavazzuti. A disp.: D’Alba, Baraldi, Adani.
Arbitro: Manfredini di Pavia.
Marcatori:
Carpi: Gibertini (22’)
Note: spettatori 5.000 circa. Ammoniti Cascella, Jaconi, Vernacchia, Grazioli e Gibertini.

Gli ex
Sono novantanove gli ex, tra i quali giocatori di primissimo piano nella storia canarina. Sono inoltre nati a Carpi due tra i giocatori più amati di sempre, quali Alfredo Mazzoni e Maino Neri.
PORTIERI (10): Mario ANGIOLINI, Giorgio BENATTI, Oriano BOSCHIN, Simone COLOMBI, Lauro DAVOLI, Ivan FERRARI, Giorgio FREZZOLINI, Paolo PIZZOFERRATO, Arturo POLICARO.

DIFENSORI (21): Nardino BARBIERI, Alessandro BERTONI, Gianfranco BORSARI, Roberto CEVOLI, Aurelio DOTTI, Franco FALCETTA, Franco FARNETI, Federico FAROLFI, Davide FERRARI, Athos GARUTI, Sergio GIOVANI, Dino LANDINI, Stefano LANZELLOTTO, Gino MANNI, Marcello MARROCCO, Stefano PELLEGRINI, Uber PIRONDI, Matteo PIVOTTO, Zorè SABBADINI, Danilo VECCHI, Claudio VELLANI, Stefano ZIRONI.

CENTROCAMPISTI (35): Armando AGUZZOLI, Fausto BARBOLINI, Cristian BENASSI, Giannetto BEZZECCHI, Raffaele BIANCO, Mauro BUCCIARELLI, Cristian CAMPEDELLI, Dante CASTELLAZZI, Marino CAVAZZUTI, Afro DE PIETRI, Cesare FRANCHINI, Astro GALLI, Roberto GARDONA, Lamberto GIORGIS, Gianni GOLDONI, Alessandro GRAZIANO, Vito GRIECO, Walter GUANDALINI, Ahmed GUILOUZI, Antonio MORETTI, Olmes NERI, Roberto NICOLINI, Ivo PULGA, Ugo RAZZABONI, Paolo SACCHETTI, Gisleno SANT’UNIONE, Lidio STEFANINI, Giorgio TEDESCHINI, Nello TEDESCHINI, Gino VANDELLI, Gaetano VELLANI, Ettore VENTURELLI, Giuseppe ZANETTI, Zino ZANI, Massimiliano ZANOLI.

ATTACCANTI (27): Matteo ARDEMAGNI, Carlo BARBIERI, Gino BEDONI, Mauro BOMBARDA, Renato BRIGHENTI, Clinio COPPELLI, Gianfranco GOZZI. Simone MALATESTA, Gianni MANTOVANI, Benito MANZINI, Sandro MARINO, Roberto MARRI, Luigi MARTINELLI, Augusto MASELLI, Gianni MERIGHI, Claudio NITTI, Roberto NOTARI, Franco PANZA, Raffaele PAOLINO, Giovanni RIGHI, Marco SANGERMANO, Mauro SBERVEGLIERI, Giuseppe SERENI, Massimo SPEZIA, Leonio TIRELLI, Erode TOFFANETTI, Aroldo VACCARI.

ALLENATORI (6): Ivano CORGHI, Franco CRESCI, Gianni DE BIASI, Luca MARIANI, Ugo TOMEAZZI, Mario VIVANI.


Gare giocate il 17 aprile.
Dodici precedenti con un bilancio sostanzialmente positivo per i canarini: 7 vittorie, due pareggi e tre sconfitte, con 19 reti all’attivo e 13 al passivo.
1921: (Semifinali Nazionali / B): U.S. Milanese-MODENA 0-2
1932: (A): MODENA-Milan 2-1
1938 (B): Palermo-MODENA 0-2 a tavolino (3-2 sul campo)
1949 (A): Torino-MODENA 3-1
1955 (B): MODENA-L.R. Vicenza 1-2
1960 (B): MODENA-Triestina 1-4
1966 (B): Mantova-MODENA 0-0
1977 (B): MODENA-Como 3-0
1983 (C1 / A): Parma-MODENA 0-2
1988 (B): Piacenza-MODENA 1-2
1994 (B): MODENA-Cosenza 2-0

2010 (B): MODENA-Albinoleffe 1-1

10 apr 2014

INCROCI PERICOLOSI Modena-Juve Stabia


INCROCI PERICOLOSI
Modena-Juve Stabia
Quarta discesa al Braglia delle vespe stabiesi (precedenti 3-3-0, 7-1), mestamente ultime in classifica. Il primo incontro sotto al Ghirlandina data 9 marzo 1952, quando un Modena  a centro classifica ospitava uno Stabia ormai diretto verso la retrocessione al termine della sua prima stagione nel torneo cadetto.
XXIV. Modena-Stabia 3-1 (2-0), Modena, Stadio Comunale, 9 marzo 1952
MODENA: Masci; Spezzani, Braglia; Diotallevi, De Giovanni, Sentimenti VI; Ruffinoni, Lodi, Brighenti II, Brighenti I, Gozzi. All.: Gallea.
STABIA: Morselli; Casuzzi, Tirittico; Palma, Vultaggio,Mainiero; Ciccone, Di Costanzo, Grappasonni, Marra, Malavasi. All.: Hajos.
Arbitro: Michieletto di Mestre
Marcatori:
Modena: Sentimenti VI (rig. 8’), Brighenti I (24’),Ruffinoni (69’)
Stabia: Marra (62’)
Note: pomeriggio di sole, se pure fresco. Terreno di gioco in perfette condizioni. Spettatori: 4.000 ca. Espulsi Brighenti II e Di Costanzo al 71’ per reciproche scorrettezze. Angoli: 5-2.

 
La seconda rete siglata da “ghega” Brighenti.


Il secondo incontro si tenne il 28 aprile 2012: un Modena alla ricerca della sicurezza sbaragliò i campani in una gara a senso unico.
XXXVII. Modena-Stabia 3-0 (1-0), Modena, Stadio Comunale, 28 aprile 2013
MODENA: Caglioni, Perticone, Diagouraga, Perna, MIlani, Nardini, Petre, Signori (73’ Ciaramitaro, Di Gennaro (81’ De Vitis), Cellini (66’ Stanco), Ardemagni. All.: Bergodi. A disp.: Guardalben, Bassoli, Turati, Greco.
JUVE STABIA: Seculin, Baldanzeddu, Maury, Molinari, Biraghi, Scozzarella (46’ Cappelletti), Caserta, Mezavilla, Zito (61’ Raimondi), Sau (61’ Falcinelli), Danilevicius. All.: Braglia. A disp.: Colombi, Erpen, Danucci, Di Tacchio.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Marcatori:
Modena: Di Gennaro (rig. 16’), Cellini (58’), Stanco (82’)
Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 6096. Espulso Molinari al 45’. Ammoniti: Perticone, Perna, Petre, Baldanzeddu, Maury e Biraghi. Angoli: 1-9. Recupero: 1’ + 2’.


Ultima in ordine cronologico la sfida giocata al Braglia il 5 novembre 2012, in cui il Modena ha prevalso grazie ad una rete di Matteo Ardemagni.

XIII. Modena-Stabia 1-0 (0-0), Modena, Stadio Comunale, 5 novembre  2013
MODENA: Colombi, Gozzi, Zoboli, Perna, Nardini, Signori (80’ Greco), Dalla Bona, Minarini (52’ Moretti), Pagano (56’ Surraco), Ardemagni, Lazarevic. All.: Marcolin. A disp.: Manfredini, Andelkovic, Ciaramitaro, Stanco.
JUVE STABIA: Nocchi, Baldanzeddu, Maury, Murolo, Dicuonzo, Genevier (52’ Erpen), Mezavilla, Caserta, Cellini, Danilevicius (64’ Gorzegno), Acosty (72’ Improta). All.: Braglia. A disp.: Seculin, Doninelli, Scognamiglio, Jidayi.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Marcatori:
Modena: Ardemagni (84’)
Serata mite, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 4365. Ammoniti: Ardemagni, Surraco, Maury, Danilevicius.  Angoli: 7-4. Recupero: 0’ + 3’.
L’esultanza di Ardemagni dopo la rete all’84’. (www.lapresse.it)

Gli ex
Diciotto gli ex, tra i quali spiccano numerosi nomi importanti per la storia del club canarino.
PORTIERI (2): Andrea ARMELLINI, Simone COLOMBI.

DIFENSORI (1): Mario ANSALDI.

CENTROCAMPISTI (5): Angelo AFFATIGATO, Enzo BELLINI, Fulvio CASTALDI, Massimo CECCARONI, Massimo SCOPONI.

ATTACCANTI (9): Gino BEDONI, Mario BONFIGLIO, Salvatore BRUNO, Marco CELLINI, Aldo DAPAS, Walter Beniamino DEL MEDICO, Luca GONANO, Evaristo MALAVASI, Angelo ROSSETTI.

ALLENATORI (1): Arpad HAJOS


Le gare del 12 aprile
Il bilancio delle gare disputate il 12 aprile vede un saldo negativo di 3 vittorie, due pareggi e quattro sconfitte; 11 reti all’attivo ed altrettante al passivo.
1925 (Idiv): MODENA-Pisa 4-0
1936 (B): Novara-Modena 4-1
1953 (B): Cagliari-MODENA 0-0
1959 (B): Como-ZENIT MODENA 1-1
1970 (B): MODENA-Atalanta 2-1
1981 (C1/A): Fano-Modena 1-0
1987 (B): Taranto-MODENA 1-0
1992 (B): Avellino-MODENA 1-2
2008 (B): Modena-LECCE 1-2

I compleanni 

Giuseppe LONGONI (1942, + 1996), Filippo MASOLINI I (1970).


Liberamente tratto da “Modena 1912-2012” di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini, edito da Artioli Editore.

6 apr 2014

La fondazione del Modena F.C. (V Parte). 5 aprile 1912, Modena F.C.



La fondazione del Modena F.C. (V Parte). 5 aprile 1912, Modena F.C.!


 Si chiude, con la quinta parte, la storia degli albori del calcio modenese, riadattamento e ampliamento del primo capitolo del I volume del libro Modena Football Club 1912-2012 (a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini, 2012, Artioli Editore). Il 5 aprile 1912 l‘Associazione Studentesca del Calcio e l’Audax FBC diventano materia da storici (anche sel’Audax risorgerà pochi mesi dopo nel gennaio 1913 per diatribe in seno al club gialloblu) e nasce il Modena Foot-ball Club che, grazie a Dio, è ancora materia di attualità, a differenza di tante altre società, fallite plurime volte. Chi scrive, nel giorno del suo 112 compleanno, non può che augurare altri cento, mille, 10.000, 5 di aprile al glorioso Modena F.C.!

L'articolo del Panaro del 6 aprile 1912.
L’articolo del Panaro del 6 aprile 1912


I tempi erano ormai maturi e anzi improcrastinabili. Al di là del Panaro la locale società, il Bologna FC, aveva già preso parte a due campionati nazionali e urgeva unire le forze per sfidare i petroniani. Arrivò così il giorno fatidico: il 5 aprile 1912. I soci dei due club cittadini furono invitati a una riunione da tenersi al Caffè Cacciatori, in Via San Carlo, per deliberare sulla fusione tra le due società. La fusione venne approvata e redatta su carta intestata dell’Associazione Studentesca del Calcio, con 29 voti a favore, 5 contrari e 4 astensioni, sui 38 soci presenti. La ufficializzazione della fusione fu data alla cittadinanza il giorno successivo dal giornale “Il Panaro”:” Era affisso ieri un avviso sul quale si invitavano i nostri giocatori di football a partecipare a una riunione per deliberare circa la fusione delle due società, la Associazione Studentesca del Calcio e lo Audax Football Club L’idea di tale connubio non ci giunge nuova, l’abbiamo sentita circolare da oltre un anno nei capannelli calcistici, ma non abbiamo mai voluto entrare nel merito della questione per non rompere, come si dice, le uova nel paniere a coloro che tale idea propugnavano. Lo facciamo ora che la notizia ufficiale e la fusione fatta e che la nuova società ha già scelto il suo nome e i suoi colori. Si chiamerà Modena Football Club e la sua maglia porterà i colori giallo-blu.” Tra i fondatori, veri e propri benefattori del calcio modenese, sono da ricordare, tra i non giocatori, il Ten. Claudio di San Donnino ( o più brevemente Sandonnino, già presidente onorario dell’Associazione Studentesca del Calcio ), il Dott. Giuseppe Salotti ( primo presidente del Modena FC ), il dott. Ferruccio Testi ( fotografo per varie testate locali e nazionali ), Odoardo Gandolfi ( che fu a lungo segretario del club ), il Prof. Luigi Casini, i sig.ri Guido Urbini e Gaetano Zerbini. L’obbiettivo era uno solo: riuscire a iscrivere la squadra al Campionato di Ia Categoria, il massimo livello del calcio italiano, il campionato che assegnava il titolo di Campione d’Italia.
Il Caffè Cacciatori in una cartolina d'epoca.
Il Caffè Cacciatori in una cartolina d’epoca.


 Fatta la società bisognava fare la squadra. E non si perse tempo tanto che a soli 4 giorni dalla fondazione fu disputata la prima amichevole. Il 9 aprile del 1912, il Modena FBC giocò contro la Gio.Pico Mirandola quella che è da considerarsi la prima volta in assoluto che le maglie gialloblu ( allora invero erano ancora le maglie rosse dell’Associazione Studentesca del Calcio) scesero in campo a rappresentare la città di Modena e a difenderne l’onore nelle competizioni calcistiche. Da subito si verificarono dei problemi con alcuni dei giocatori. Alla vigilia della partita contro i mirandolesi Ventura disertò essendo stato tra i contrari alla fusione, fuorviò il giovane e promettente Colli e decise di prendere parte sì alla partita, ma con la squadra della bassa! Schierando una squadra scelta in fretta e furia tra quanti non erano assenti per le festività pasquali il Modena vinse per 2 a 1 con reti di Mariani e Carnazzi a cui la Gio.Pico rispose proprio con una marcatura di Colli che entrò in porta col pallone dopo aver scartato anche il portiere, la sua esultanza “arabica” non fu apprezzata dagli ex compagni. Il giorno seguente Ventura fu attaccato duramente dai giornali cittadini tanto che di lì a poco la sua scissione rientrò e già il 5 di maggio dello stesso anno “papagni” disputò l’incontro amichevole contro la Jucunditas Carpi.

Trafiletto de "Il Giornale" riguardante le prime elezioni al Modena FC
Trafiletto de “Il Giornale” riguardante le prime elezioni al Modena FC


Passate le ferie pasquali iniziò un lavoro di cernita dei giocatori. La base sarebbe ovviamente stata costituita dai giocatori di Associazione Studentesca e Audax, ma non si escludeva di guardare anche a giocatori di squadre della provincia. Iniziarono dunque le selezioni che arrivarono, in vari momenti a riguardare più di 30 giocatori: Aschero, Davoglio, De Lucchi, Pederzini, Reggiani, Rossi, Secchi, Ventura, Zanetti, Zanasi ( ASC ), Mariani L., Minchio, Vaccari C., Rota, Tosatti, Leonelli, Carnazzi, Giberti ( Audax ), Pescatori, Ruini, Comini, Vaccari F., Delaiti, Martinelli, Colli, Boni, De Rocco, Gallesi, Garuti, Gaudenzi, Mariani-Formiggini, Monzani, Necco, Casarini.  Tra questi nomi oltre ai sicuri del posto per meriti acquisiti ( come Mariani, Ventura, i Vaccari ), vi erano gli aspiranti alla maglia della prima squadra e quelli che avrebbero formato la squadra riserve. La scelta fu affidata a Silvio Secchi, Francesco Vaccari e Luca Mariani che andarono a formare la prima Commissione Tecnica, con il primo come C.T. e allenatore. Secchi, che aveva appreso il gioco in Svizzera, dove aveva studiato, era un personaggio del tutto singolare a vedersi: baffi alla moda, statura non eccelsa e un fisico che non appariva certo quello dell’atleta tanto che nel corso degli anni i giornalisti presero a ironizzare sulle sue “rotondità”. Sotto quel fisico sgraziato, però, si nascondeva una incredibile forza esplosiva; non di rado negli anni a venire Secchi strabiliò con recuperi incredibili e “volate” in contropiede inarrestabili, con rilanci potentissimi e durissimi interventi sull’uomo. Ma soprattutto nel Modena neonato era uno dei migliori calciatori e forse l’unico che per esperienza poteva condurre tatticamente la squadra.
Lettera di convocazione per le selezioni.
Lettera di convocazione per le selezioni.


La commissione non perse tempo e già per l’11 di aprile convocò sul campo in Porta Sant’Agostino diversi giocatori per disputare una partita di selezione da cui sarebbe scaturita la formazione che 3 giorni dopo avrebbe sfidato la Sempre Avanti Bologna. Divisi in “probabili” e “possibili” si diedero battaglia per un posto in prima squadra Pescatori, Giberti, Necco, Tosatti, Vaccari F., Rota, Vaccari C., Secchi, De Luchi, Zanasi, Mariani tra i probabili e Formiggini, Gallesi, Ruini, Monzani, De Rocco, Reggiani, Minchio, Garuti, Carnazzi, Casarini tra i possibili. Mentre, quindi, il Salotti e il Sandonnino, che sarebbero emersi con le cariche di Presidente effettivo e Presidente onorario dall’assemblea societaria del 16 aprile, si occupavano di studiare le carte per avanzare la richiesta di iscrizione al Campionato Nazionale di I Categoria della FIGC, il 14 aprile 1912 venne a Modena la Sempre Avanti Bologna che schierò una serie di forti giocatori che ben presto sarebbero transitati in blocco nella prima squadra del Bologna, quali Nanni, Alberti, Zappoli e Linardi. Il Modena, ancora senza Ventura, contrappose un undici così formato: Davolio; Pederzini, Ruini; Tosatti, De Lucchi, Rota; Mariani, Zanasi, Secchi, Minchio, Rossi. I bolognesi segnarono al 1° minuto con Nanni, ma questo non fece che rinvigorire i modenesi, ancora con la maglia rossa dell’Associazione Studentesca, che pareggiarono con un tiro potente e preciso di Secchi. Gli attacchi si susseguirono da una parte e dall’altra con una certa prevalenza della Sempre Avanti che trovò alla metà del primo tempo il doppio vantaggio con Landini e Spettoli.
Articolo de "Il Giornale" sulla partica contro la Sempre Avanti!
Articolo de “Il Giornale” sulla partica contro la Sempre Avanti! cliccare la foto per ingrandire


A questo punto salirono in cattedra il capitano di giornata, allenatore e commissario tecnico Secchi e Canzio Zanasi che presero a trascinare i compagni. Zanasi pareggiò al 39’ su calcio d’angolo e Secchi insacco il pari su un cross al 71’. Gli appassionati modenesi erano felici. La squadra aveva lottato e combattuto per novanta minuti e non si era dimostrata inferiore alla Sempre Avanti. Meno felici erano i bolognesi che dalle colonne del quotidiano “Il Giornale del Mattino” si lamentarono dell’arbitro, che era il modenese Paolo Reggiani, e, dell’altezza dell’erba! Troppo alta, almeno 25 centimetri. Replicò il Panaro in maniera piuttosto corrosiva: “… quanto alla altezza dell’erba come di­ce in corrispondenza da Modena,  il Giornale del Mattino essa non era al­ta 30 centimetri e nemmeno 20 ma se lo fosse stata, non avrebbe fermato solo i shoot bolognesi. Le condizioni erano eguali da ambo i lati.” E ancora: “L’arbitro, signor Paolo Reggiani, si è difeso molto bene e lo abbiamo ammira­to come arbitro energico e come arbitro cavalleresco in riguardo alla squadra bo­lognese alla quale regalo un goal e non diede un calcio di rigore. Sebbene non spetti a noi ci permettiamo di prendere la penna in nome del nostro arbitro per accusare di fegatosità non solo, ma anche di nessuna veridicità l’articolo che il «Giornale del Mattino» pubblica su questo match, egli dice essere pessimo l’arbitro mo­denese, e inoltre non ha una percezione esatta del tempo né del gioco del calcio, egli, probabilmente, sarà un giocatore, ma… ve ne son tante delle creature che san tirare calci senza conoscere il gioco del foot-ball. E questa incompetenza si rivela ad ogni riga nel rileggere la sua elucubrazione lunga non meno di 25 centimetri e alta molto meno dell’erba che impediva il suo shoot e al di sopra della quale non faceva certo capolino il suo spirito. Non possiamo confutare come vorrem­mo la  bella disquisizione del collega, non concedendolo lo spazio ci con­tentiamo di smentirlo e attendere le  sue osservazioni se vorrà farne.” Il calcio era ancora un affare pionieristico, questo è certo, ma già appassionava tanto più che in esso era facile trasporre le antiche rivalità di campanile. Il 21 di Aprile si disputò un’altra partita a ranghi contrapposti, ma già dalle convocazioni risultavano abbastanza chiare le scelte della Comissione Tecnica. Un undici, esplicitamente indicato come “prima squadra”, formato da Davoglio, Pederzini, Tosatti, Ventura, De Luchi, Rota, Rossi, Minchio, Secchi, Zanasi e Mariani avrebbe giocato con la maglia rossa che era stata dell’Associazione, un secondo undici, definito “seconda squadra”, avrebbe schierato Pescatori, Ruini, Comini, Giberti, Vaccari F., Dalaiti, Martinelli, Colli, Vaccari C., Boni e Carnazzi e avrebbe indossato le maglie bianco-nere già dell’Audax. Successivamente il 5 maggio il Modena giocò la sua terza amichevole battendo la Jucunditas Carpi con un rotondo 4 a 0. Si giocò, per l’occasione, sul piccolo campo fuori barriera Garibaldi e il Modena con Davoglio, Pederzini e Ruini; De Luchi, Rota e Zanetti; Mariani, Zanasi, Secchi, Rossi e Ventura vinse per 4 reti a 0, tutte segnate nella ripresa da De Lucchi al 68’, Secchi al 70’, Rossi al 72’ e Mariani al 79’. I carpigiani, in maglia verde, non opposero resistenza che nel primo tempo poi si squagliarono al caldo sole primaverile. Spettatori della partita erano anche l’immancabile San Donnino e il Console Conte Bolognesi. Il 26 maggio Secchi portò i suoi ragazzi a Carpi per un retour match ma il risultato non cambiò: sul campo fuo­ri Porta Mantova fu ancora 4 a 0. I carpigiani non accettarono la superiorità modenese e lamentando molte assenze chiesero venisse programmato una altro match. La dirigenza del Modena accettò e il 9 giugno 1912 a Modena tutto era pronto per il terzo atto della sfida. Il Modena entrò in campo per la prima volta in maglia giallo-blu su un campo cittadino, quello dell’Audax in Via Tassoni, lo stesso fecero i baldanzosi verdi carpigiani che però, non appena videro che l’arbitro era un modenese, dopo poche azioni abbandonarono il campo, lamentandone la partigianeria. Secchi cercò di convincerli offrendo che arbitrasse un loro dirigente ma questi furono irremovibili e la partita ebbe termine dopo pochi minuti. Fu anche l’ultima amichevole della stagione, dopo la quale i giovani calciatori modenesi andarono incontro alla lunga pausa estiva prima della loro prima stagione ufficiale. Mentre si disputavano le amichevoli e proseguivano le selezioni si cercavano i soldi per l’iscrizione al campionato e un campo recintato che soddisfacesse le richieste della Federazione.

Sunto dell’attività calcistica del Modena F.C. dal 5 aprile 1912 a tutta l’estate dello stesso anno.

Gio.Pico Mirandola-Modena 1-2, Mirandola, 9 aprile 1912.
GIO. PICO MIRANDOLA:
MODENA: All.: C.T. (Secchi)
Arbitro:
Marcatori:
Gio.Pico Mirandola: Colli (?’)
Modena: Vaccari (?), Carnazzi (?’)
 
Modena-Sempre Avanti! 3-3 (2-3), Modena, 14 aprile 1912   
 MODENA: Davolio; Pederzini, Ruini; Tosatti, De Lucchi, Rota; Mariani, Zanasi, Secchi, 
Minchio, Rossi. All.: C.T. (Secchi)
SEMPRE AVANTI!: Ghedini; Linardi, Alberti; Zappoli, Romagnoli, Brivio; Nanni I, Nanni II, 
Landini, Fini, Spettoli.
Arbitro: Reggiani di Modena
 Marcatori:
Modena: Secchi (rig. 8’, 71’), Zanasi (39’).
Sempre Avanti!: Nanni (1’), Landini (19’), Spettoli (34’)
 
Modena-Jucunditas Carpi 4-0 (0-0), Modena, Campo fuori Barriera Garibaldi, 5 maggio 1912
Modena: Davoglio; Pederzini, Ruini; De Lucchi, Rota, Zanetti; Mariani, Zanasi, Secchi, Rossi, 
Ventura. All.: C.T. (Secchi)
Jucunditas Carpi: Feltri; Pavarotti, ?; Tirelli, Fanconi, ?; ?, Ascari, Pacchioni, Lugli, Mora.
Arbitro: Ricci di Modena
Marcatori: De Lucchi (68’), Secchi (70’); Rossi (72’); Mariani (79’).
Note: la partita terminò all’83’ per ritiro della Jucunditas
Jucunditas Carpi-Modena 0-4, Carpi, Campo fuori Porta Mantova, 26 maggio 1912 


Ausonia Reggio Emilia-Modena 1-3, Reggio Emilia, Campo Mirabello  2 giugno 1912
AUSONIA:?
MODENA: Leonelli; Ruini, Zanetti; Monzani, Vaccari II, Gaudenzi; Carnazzi, Giberti, Vaccari I, 
Martinelli.
 
Modena-Jucunditas Carpi, Modena,  9 giugno 1912 non disputata per ritiro della 
Jucunditas Carpi