30 ago 2011

30 agosto 1987, Modena - Fiorentina 0-2

30 agosto 1987

Due schiaffoni fanno viola il Modena
0-2
MODENA: Ballotta; Bellaspica, Torroni (75° Falcetta), Riccitelli, Costi (65° Santini), D'Aloisio; Ballardini, Forte, Dotta, Masolini, Rabitti. A disposizione: Meani, Marino, Poddighe. All. Mascalaito.
FIORENTINA: Landucci; Contratto, Battistini; Gelsi (56° Pellegrini), Pin, Hysen; Bosco, Onorati, Diaz, Baggio, Di Chiara. A disposizione: Conti, Vignini, Roccheggiani, Galbiati. All. Eriksson.
Arbitro: Longhi di Roma.
Marcatori: Diaz all'80° e Pellegrini al 90°.
Note – Spettatori: settemila circa. Angoli: 12-3 per la Fiorentina (primo tempo 4-2). Serata calda, terreno in perfette condizioni.
Paolo Reggianini
MODENA — Si respira un clima da campionato: da una curva l'entusiasmo dei tifosi viola convenuti per sostenere a gran voce la nuova Fiorentina targata Eriksson, dall'altra finalmente incitamento dei supporters canarini. Tre a tre il risultato dall'infermeria: viola ancora senza Berti, Carobbi e Rebonato, Modena privo dei soliti Frutti, Bergamo e Boscolo. La partita registra un avvio ad alto livello. Naturalmente è la Fiorentina a tenere banco, il primo quarto d'ora dei gigliati è da incorniciare. La tambureggiante pressione della Fiorentina consente a Ballotta di prendere immediatamente le misure. Al 9°, Gelsi, con una fiondata da lunga distanza impegna severamente il numero uno canarino. Due minuti dopo si distendono Baggio e Diaz, ma quest'ultimo si trova in leggero ritardo al momento della conclusione. Ancora i viola, al 13°, e ancora Baggio per Bosco, che spara tra le braccia del portiere modenese.. Frenata la valanga viola completata con un colpo di testa dell'imprevedibile Baggio. Il Modena prende le misure con un'inesorabile ninna nanna tenta di addormentare il gioco. L'allegra brigata gialloblu tiene con onore il campo, gioca senza strafare controlla con intelligenza la zona di Ericsson. La difesa canarina è attenta e Riccitelli e Bellaspica primeggiano su Baggio e Diaz, mentre la lenta manovra di Ballardini non può che agevolare il gioco apparentemente rinunciatario del Modena. I gialloblu stanno a guardare, ma al momento opportuno non si tirano indietro. Al 28' Ballardini toglie la palla a Bosco, trovatosi a tu per tu con Ballotta, mentre Masolini, al 31°, con una bella iniziativa personale, porta il primo serio pericolo a Landucci costretto a parare a terra.
Nella ripresa il ritmo cambia grazie soprattutto al Modena, che tolte le paure e i timori riverenziali nei confronti di Hy-
sen e compagni- riesce a giocare con più disinvoltura tanto che D'Aloiso, al 5°, con un diagonale mette in serie pericolo la porta di Landucci. È una Fiorentina bella da vedere, ma poco concreta e discontinua nella sua azione. La difficoltà dei toscani accendono la lampadina canarina, e Masolini, ben coadiuvato dal sempre lineare Forte, pilota un Modena che strappa qualche applauso e che prova, perché no, a colpire. Ma l'attacco degli uomini di Mascalaito è troppo leggero e così la Fiorentina prende fiato e cerca con tutte le forze di strappare i due punti. Lo fa senza troppa convinzione, ma tuttavia proprio mentre il Modena accarezza la speranza di arrivare alla lotteria dei rigori, il fulmine a ciel sereno di Ramon Diaz. Corre il 32°: Battistini fa filtrare la palla nelle strette maglie della difesa di casa, irrompe l'argentino, che, con una velocissima conclusione, sorprende tutti, compreso l'incolpevole Ballotta. Il Modena non si perde d'animo, riprende ad attaccare mentre la Fiorentina si difende in contropiede, all'ultimo giro della lancetta dei secondi, si permette di raddoppiare con Pellegrini in veloce contropiede. Per la Fiorentina è la qualificazione quasi assicurata, per il Modena una conferma dei recenti progressi.

28 ago 2011

29 agosto 1965, Modena - Bologna 1-0

29 agosto 1965

Che delusione i rosso-blu! - La squadra-baby di Neri (completamente trasformata dopo l'amichevole di Carpi) è riuscita a bloccarli e o superarli con un gol di Rognoni – Nessuna manovra corale, ma solo qualche spunto individuale: questo il bilancio negativo degli ex campioni
NOSTRO SERVIZIO
Modena, 29 agosto.
I numerosissimi bolognesi che avevano seguito la squadra al Braglia di Modena, già prima che il triestino Bernardis (in giornata opaca) desse il fischio di chiusura, avevano ammainato i bandieroni rossoblu e sfollavano a capo chino, delusi per la scarsa prestazione dell'undici di Scopigno. Il Modena aveva inaspettatamente dominato lo squadrone bolognese, sceso in campo, forse, convinto di non faticare eccessivamente a piegare i canarini, privi del loro uomo di maggior prestigio, quel Toro che avrebbe potuto mettere ordine al centrocampo dei padroni di casa. Il Modena-baby di Maino Neri, invece, fin dalle prime battute di gioco, ha dato subito l'impressione di poter tenere testa validamente ai blasonati avversari. Ci si attendeva il gioco del Bologna e, invece, si è visto giocare il Modena, un Modena completamente trasformato dalla scialba prestazione di Carpi. Le parti, oggi al Braglia, si sono invertite: la squadra timorosa ed impacciata era il Bologna, mentre chi dettava legge in campo era il Modena.
Quale giustificazione si può trovare per scagionare gli undici rossoblu? A nostro avviso la squadra di Scopigno non si aspettava tanto agonismo dai modesti modenesi. Nomi sconosciuti, giovani alle prime armi in campo calcistico. E le mezze-ali, unitamente a Fogli, hanno tardato a trovare l'assieme per potere impadronirsi del centrocampo, che era, invece, di assoluto dominio di Venturelli, Merighi (in gran giornata) e Zani (la lieta sorpresa della partita).
La difesa rossoblu, per contro, per tutta la prima parte teneva egregiamente il campo, non lesinando qualche durezza, cosicché il Modena, durante i primi 45 minuti, nonostante la continua pressione, non riusciva a impegnare seriamente Negri. Anzi, proprio nel primo tempo, in una manovra di contropiede, Perani colpiva il montante a portiere battuto. Non era, però, che un fuoco di paglia e i giocatori in maglia rossoblu non si scuotevano dall'apatia generale. Il gol del Modena, meritatissimo, veniva al 10° della ripresa, esecutore il giovane centravanti Rognoni, che batteva imparabilmente Negri.

Sempre nella seconda parte della gara, il Bologna tentava un affondo per scardinare la difesa locale; ma la retroguardia modenese, rassicurata dalla scarsa vena degli attaccanti avversari, riusciva a evitare il peggio e Colombo si esibiva in alcune parate che smontavano ulteriormente i già spenti Perani, Pascutti, Vastola e Haller. Occasioni mancate d'un soffio e, in particolare, dal tedesco che per due volte si è fatto anticipare come un pivello, tirandosi addosso una valanga di fischi. Con questo non si vuol dire che il Bologna meritasse il gol, tutt'altro, poiché sull'altro fronte, per due volte, Balsimelli non è riuscito a superare Negri, proprio nella fase finale, quando terzini e mediani erano già fuori causa.
Pensiamo che le polemiche che hanno turbato il clan rossoblu negli ultimi giorni abbiano influito sullo scarso rendimento della squadra, ma soprattutto è mancata all'attacco una chiara visione della manovra e, senza dubbio, si è fatta sentire l'assenza di Nielsen. Le azioni bolognesi non erano frutto di manovre corali in profondità, ma spunti personali e saltuari di Perani (il più impegnato) e qualche volta di Pascutti. Molto in ombra Bulgarelli e, addirittura, scialbo e impreciso Haller. Vastola raramente si è messo in luce nella morsa costituita da Borsari e Aguzzoli, stopper e libero del Modena. Indubbiamente, non si può parlare che di delusione bolognese e lieta sorpresa per il ringiovanito Modena. La ricca episodica della cronaca ve ne potrà dare una chiara conferma.

Già al 3°, su cross di Jaconissi, annotiamo un tiro-saetta di Balsimelli che esce di poco a lato. Al 10°, Merighi è atterrato da Tumburus al limite dell'area, ma l'esecuzione di Balsimelli è imprecisa. È sempre il Modena che gioca; al 17°, Janichi commette fallo su Venturelli, scatenato all'attacco; la punizione, ancora una volta, è senza esito. Si fa vivo il Bologna, al 20° (era ora!): manovrano Tumburus, Perani, Vastola, ma Borsari intercetta e mette in angolo. Al 33°, Janich salva su Rognoni e, un momento dopo, registriamo una sciabolata a rete di Venturelli. Balsimelli, al 25°, gira in porta un bel servizio di Venturelli, ma Negri para. Emozione al 29°: Rognoni a Jaconissi, lancio a Balsimelli, rimpallo sul portiere, Janich libera; immediato contropiede di Pascutti, Haller, Perani e tiro raso terra bloccato da Colombo. 32°: lancio di Merighi a Balsimelili (dopo aver rubato la palla ad Haller), ma tiro a lato. Il Bologna potrebbe andare in vantaggio, al 33°: Pascutti salta Cattani, cross all'indietro per l'accorrente Perani, ma la palla si stampa sul montante. Poco dopo, è ancora Perani che tira da lontano; fallo di mano al limite dell'aera bolognese, al 35°, ma la punizione non dà esito. Il Modena continua a premere, ma senza successo e, al 41°, Perani crossa, riceve Vastola, che sfiora la palla e Colombo salva. Alla chiusura del tempo, Vellani si lancia in avanti, semina avversari, serve Jaconissi, che tira, ma Negri salva in angolo.
Al 3° della ripresa, Bulgarelli minaccia Aguzzoli per un intervento falloso: l'arbitro ammonisce il modenese. Al 7°, lo stesso Aguzzoli scende all'attacco e Venturelli tira. Subito dopo, Janich e Roversi (che ha sostituito Micelli, nella ripresa) chiudono in area Balsimelli, che riesce ugualmente a tirare e a mettere la palla in rete, ma l'arbitro aveva fischiato un fallo del modenese (?). Ma il gol è nell'aria e, al 10°, ancora Balsimelli serve Zani che si smarca con facilità e pesca Rognoni; benché pressato da Janich, Rognoni riesce ugualmente a tirare di sinistro a mezza altezza: Negri è battuto.

L'entusiasmo del pubblico locale è alle stelle. Il Bologna, frustato dal gol, si sveglia e, al 12°, Haller potrebbe pareggiare, ma Colombo si lancia sui suoi piedi e salva. Pascutti mette a lato un servizio di Perani, al 14°, e, al 15°, Jaconissi spara troppo alto. Ancora un'azione Haller-Pascutti, ma il tiro è parato. Caos in difesa rossoblu, al 20°: Balsimelli sfugge a Fogli poi a Janich, esce Negri che devia il tiro del modenese, Roversi intercetta e casualmente mette la palla nelle braccia del suo portiere. Qualche puntata su un fronte e sull'altro: i bolognesi esagerano nei passaggi, facendo il buon gioco della difesa modenese. Alla mezz'ora, un tiro di Pascutti è allontanato a pugno da Colombo e, al 35°, fugge ancora una volta Balsimelli, in sospetto fuori-gioco, ben lanciato da Venturelli, ma quando è tutto solo davanti alla porta, tira troppo centrale su Negri, che para. Un minuto dopo, è Haller, che, a un metro dalla porta, si fa soffiare la palla dal modenese.
MODENA: Colombo; Cattani, Vellani; Aguzzoli, Borsari Venturelli; Zani, Balsimelli, Rognoni, Merighi, Jaconissi.
BOLOGNA: Negri; Furlanis, Micelli (Roversi); Tumhurus, Janich, Fogli; Perani, Bulgarelli, Vastola, Haller, Pascutti. Arbitro: Bernardis di Trieste.
Adler Ascari
NELL'INCONTRO VALEVOLE PER LA COPPA ITALIA – Il Modena-baby di Maino Neri si mette in cattedra col Bologna – L'undici canarino ha dominato sin dal principio – Infortunato Merighi: contusione al quarto metatarso del piede sinistro – Felice debutto dei nuovi e dei giovani, conferma degli anziani
Un Modena in cattedra contro il prestigioso “squadrone che tremare il mondo fa”. Da venti anni, si dice, i canarini non riuscivano a superare i cugini petroniani e ieri il Modena-baby ha sfatato la leggenda, passando il turno di Coppa Italia, battendo il Bologna per una rete a zero. Soddisfatti i dirigenti per l'incasso e per la spinta che prenderanno gli abbonamenti. Indubbiamente una tale metamorfosi non potevamo aspettarcela anche se, in fondo, tutti nutrissero una segreta speranziella. C'è da chiedersi: Bologna in ombra e remissivo oppure Modena scatenato?
Pensiamo che al successo, non solo numerico, del Modena abbiano contribuito le due cose insieme. I giovani inseriti nell'intelaiatura della passata stagione miravano indubbiamente a mettersi in luce e a cancellare la modesta prestazione di Carpi, per cui tante critiche erano piovute tutta squadra e sugli allenatori. Il riscatto, non c'è che dire, è venuto chiaro e perentorio.

Ora si tratta, piuttosto, di non farsi eccessive illusioni. Un po' di acqua sul fuoco pensiamo sia necessario gettare, ma del resto non era il caso di cantare il “De Profundis” dopo la partita di Carpi. La squadra giallo-blu ha girato a pieno regime, ritrovando la classe dei vari Aguzzoli, Venturelli e Merighi; un Colombo senza tentennamenti; un Cattani grintoso ed implacabile su Pascutti; un Vellani che si è rinfrancato via via che passavano i minuti, inserendosi anche all'attacco (come ai bei tempi di Longoni); Borsari “roccia”, come sempre; Rognoni veloce, tenace ed anche tecnico, ha scambiato coi compagni di linea: i nuovi Balsimelli, Jaconissi e Zani, che hanno mandato in visibilio il pubblico.
C'è ancora da lavorare, poiché, ad onor del vero, il Modena avrebbe potuto vincere più largamente, ma è chiaro che gli elementi ci sono e quando la loro preparazione sarà giunta all'optimum le reti verranno ancora di più. Non dimentichiamo, inoltre, che ancora devono essere collaudati Damiano e Mariani e che ieri la squadra era priva di Toro. Il Modena è stato seguito dalla tribuna ed è stato dichiarato che è una gran bella squadra.
Il tanto discusso Merighi ha polemicamente fatto sedere i suoi denigratori, disputando una di quelle gare che lasciano il segno. Purtroppo l'ex argentino, nel corso del primo tempo, si e preso un calcione ad un piede, e il dott. Maiello l'ha sottoposto, al termine della gara, ad una radiografia. Fortunatamente non c'era niente di rotto: si tratta di una semplice contusione al quarto matatarso sinistro.
Il dott. Maiello ha, infatti, dichiarato: “Se il giocatore si fosse procurato una frattura, non avrebbe potuto giocare come ha fatto tutto il secondo tempo. Basteranno, si spera, solo alcuni giorni di riposo”.
La vittoria di ieri è stata come una ventata di aria fresca in un'afosa giornata di agosto. Soprattutto l'impegno profuso da tutti e undici gli atleti in campo è stato ammirevole. C'era da vincere una battaglia, e le critiche dei giorni scorsi e, perché no, il cospicuo premio in palio per una eventuale vittoria, hanno compiuto il miracolo: il Modena-baby si è messo in cattedra.
a. a.
Nessuna giustificazione – Esplicito Scopigno nel commentare la prova dei suoi ragazzi – Entusiasmo fra i dirigenti e i tifosi gialloblu
NOSTRO SERVIZIO
Modena, 29 agosto
Al termine della partita fra il Modena ed il Bologna, per la quale non erano stati necessari i tempi supplementari, vengono ammainati i bandieroni rossoblu, mentre quelli gialloblu locali sventolano festosi. Il coro intorno a noi è unanime, il Modena si è meritato largamente la vittoria e tutti sono assai perplessi per la prestazione del Bologna. Si cercano giustificazioni, ma un solo fatto rimane; il vero protagonista della partita è stato il tanto discusso Modena dei giorni scorsi.
Avviciniamo appena entrati nel recinto degli spogliatoi il direttore sportivo rossoblu Montanari per chiedergli un giudizio sulla gara, ma l'interpellato si schermisce dicendo: “Non sta a me emettere giudizi tecnici sulla partita; appena Scopigno uscirà vi dirà lui. Per quanto mi riguarda, posso soltanto dire che spero vivamente che questa sconfitta segni la fine delle polemiche dei giorni scorsi, per dare l'avvio a un nuovo capitolo del Bologna che dovrà pensare seriamente al campionato”.
L'allenatore Scopigno si fa un po' attendere, ma già cominciano ad uscire a testa china tutti i giocatori rossoblu, anche il trainer si fa vedere. Stessa domanda: come giustifica la sconfitta del Bologna? Scopigno risponde: “Non ci sono giustificazioni. Un fatto è certo; il Bologna ha veramente giocato male, il gioco è stato lasciato all'improvvisazione e le azioni alla casualità; le occasioni non sono mancate e avrebbero anche potuto darci un gol; ma il fatto della cattiva prestazione sarebbe rimasto in ogni caso. Pareri sui singoli non ne do, non è mia abitudine. Il Modena mi è piaciuto molto, è una bella squadra e sicuramente farà un buon campionato. La sconfitta di oggi la prendiamo come una lezione di modestia, che potrà servire per il futuro”.
Altro clima nello spogliatoio gialloblu. Marassi, presidente del Modena, è raggiante: “La partita di oggi ha segnato l'inizio di una nuova era per il Modena. Naturalmente sono soddisfatto al massimo perché ho avuto la conferma delle capacità dei giovani e dei nuovi arrivati. Il Bologna mi è sembrato un complesso rassegnato. Confido, inoltre, che gli sportivi modenesi si siano convinti oggi del buon campionato che il Modena potrà fare e conto che in massa gli sportivi si avvicinino alla società, sottoscrivendo gli abbonamenti che rimarranno aperti ancora per la prossima settimana”.
Maino Neri passeggia per lo spogliatoio distribuendo elogi: “Avevo detto che la partita di Carpi non doveva fare testo. Sono anzi certo che i ragazzi arriveranno a fare ancora di più, pur sempre tenendo conto che potranno avere qualche battuta d'arresto e non bisognerà scoraggiarli. Tutti e undici sul piano agonistico sono da porre sul medesimo piano elogiativo; mi sembra, però, che Colombo meriti un particolare plauso per avere salvato l'incontro in alcuni momenti cruciali. Manca accora per qualcuno la resistenza per un'ora e mezzo, ma verrà”.
Il vice-presidente Cantergiani, general manager, dice: “Non mi esalto, come non mi ero abbattuto mercoledì sera a Carpi. Oggi i ragazzi, sul campo, hanno dato la risposta alle streghe che davano già il Modena come morto e sepolto. Possiamo, inoltre, dire che la squadra può giocare anche senza Toro e questo è un fatto nettamente positivo. Per concludere, desidero affermare che oggi ho avuto la più bella soddisfazione da quando sono dirigente della società, abbiamo battuto il Bologna che da vent'anni (se la memoria non m'inganna) non avevamo mai superato in partite ufficiali”.
a.a.
La Sampdoria e Corti assolti per la presunta corruzione
La Commissione Disciplinare della Lega nazionale ha archiviato la pratica relativa al caso di presunta corruzione per il quale erano stati deferiti l'ex giocatore del Catania, Corti, e la Sampdoria. Il collegio giudicante ha ritenuto che, nel castello di indizi messo insieme dall'Ufficio Inchieste della Federazione Italiana Giuoco Calcio, non vi fossero gli estremi per il rinvio a giudizio del sodalizio genovese e dell'ex giocatore etneo, attualmente emigrato in Australia, ragione per cui ha deciso, appunto, di prosciogliere la Sampdoria e lo stesso Corti da un addebito e di archiviare definitivamente la pratica.
Della decisione, peraltro ormai scontata, la Commissione Disciplinare ha dato notizia attraverso l'ufficio stampa della Lega.

28 agosto 1994, Modena - Pistoiese 2-1

28 agosto 1994

PARTONO BENE I CANARINI CHE FALLISCONO UN RIGORE, COLPISCONO UN PALO E SEGNANO DUE RETI – Modena, all'improvviso Pellegrini – Dopo un primo tempo incolore, due intuizione del capitano mandano ko la Pistoiese - Rischi solo nel finale
2-1
MODENA: Bandieri; Ballanti, Mezzetti; Bosco, Ferrari, Campedelli (dal 16° st Corellas); Modelli (dal 32° st Barbieri), Puccini, Paolino, Pellegrini, Bonfiglio. A disp.: Piraccini, Zoboli, Ferrante. All. Mazzola.
PISTOIESE: Pagotto; Russo, Gutili; Cotroneo (dal 28° st. Manfredini), Bellini, Mignani; Campioli, Nardi, Lorenzo, Pregnolato, Zanini. A disp.: Trombini, Barbini, Caridi, Capobianco. All. Clagluna.
Arbitro: Sputore di Vasto.
Reti: Bonfiglio al 18° st., aut. Lorenzo al 21° st, Manfredini al 35° st.
Note – Spettatori paganti: 2342 per un incasso di 36.620.000 più 415 abbonati (quota 9 milioni circa). Ammonito: Pregnolato. Angoli: 4-8.
Servizio di Paolo Reggianini
MODENA — La lunga e tormentata estate gialloblu aveva reso agli occhi dei modenesi la C1 alla stessa stregua di un mostro pronto a divorare tutti i malcapitati. C'era il timore che la timidezza di qualche giovane debuttante potesse giocare brutti scherzi, aggiungendo alla delusione per il mancato ripescaggio, le prevedibili difficoltà di ambientamento in una categoria che non ha pietà per nessuno. Insomma, anche se il Modena è stato indicato nel lotto delle favorite, ma solo per il nome che porta e per il suo recente passato, nessuno poteva immaginare un avvio così scoppiettante. E così sulla scia del successo di Coppa Italia, anche in campionato la formula all'insegna del largo ai giovani si è rivelata azzeccata sia sotto il profilo dei risultato ma anche per i toni agonistici espressi da una gara tutto sommato apprezzabile. Evidentemente la differenza tra B e C è talmente sottile da far apparire addirittura questo Modena, radicalmente cambiato negli uomini ma soprattutto nello spirito, migliore rispetto a quello che ambiva ai vertici tra i cadetti. Ma del passato e dei ricorsi, l'ambiente gialloblu non ne vuole più sentire parlare. Quello che importa è che Ferruccio Mazzola, con il suo carico di modestia, ha saputo presentare ai nastri di partenza una squadra più che decorosa. L'innesto di Bosco è stato fondamentale per dare consistenza alla difesa costretta a sopperire all'assenza di Bertoni (frattura alla mandibola, fuori due mesi) con giovani come Ferrari, in grado di ricoprire la parte nel modo giusto. Ai fini, poi, del risultato finale, le impennate di Pellegrini, giocatore di classe ma ancora troppo discontinuo, hanno impresso alla manovra canarina brio ed efficacia. Non a caso, sia in occasione del primo ma anche del secondo gol, l'apporto del capitano è stato fondamentale. Tutto è successo nella ripresa: al 18°, Pellegrini ha lavorato un buon pallone sulla destra e sul conseguente cross, l'imprevedibile Bonfiglio, con un tocco felpato e intelligente di esterno sinistro, ha bruciato tutti sullo scatto, appoggiando la palla sul primo palo. Rotto il ghiaccio, il Modena ha preso coraggio e subito ne ha approfittato replicando, al 21°. Punizione dal limite dell'area, tocco di Paolino per Pellegrini e splendida esecuzione di quest'ultimo. La dea bendata, per l'occasione, alleata dei modenesi, ha fatto sì che sulla traiettoria si trovasse in barriera Lorenzo, il quale con un tocco innocente di testa, ha impresso alla sfera un effetto beffardo.
A quel punto, dopo un paio di affondi mancati il Modena si è sgonfiato. Sono emersi i soliti limiti di tenuta e la paura di vincere ha favorito una Pistoiese, che, a quel punto, nulla aveva da perdere. Con l'ingresso del giovane di colore Manfredini, prodotto del vivaio juventino, i canarini hanno perso qualche colpo affidandosi solo al contropiede per prendere fiato. Al 35°, in seguito ad un malinteso tra i difensori, il 'negretto' toscano ha colpito con freddezza, trasformando il finale in un autentico calvario per i padroni di casa. Al Modena venivano a mancare punti di riferimento in campo e la paura di aver sprecato troppo, prendeva il sopravvento. Infatti, nel primo tempo (15°) i canarini si erano mangiati una ghiotta opportunità con un rigore fallito da Paolino, decretato dall'arbitro per un tocco di mano di Bellini su girata dello stesso attaccante. Senza energia Paolino calciava debolmente rendendo più facile del previsto la deviazione del portiere.
Nella ripresa, tre azioni, tutte nei primi minuti, annunciavano poi l'uno-due di metà ripresa. Al 1°, palo di Pellegrini su manovra personale dalla destra; al 2°, ancora da un'iniziativa del capitano, conclusione da facile posizione di Campedelli; al 9°, rimpallo favorevole di Paolino su Pagotto, tale da rendere necessario il provvidenziale intervento di Bellini sulla linea per evitare il peggio. E così nel finale, con il fiatone, il Modena ha difeso a denti stretti ì suoi primi tre punti. Al 42°, Bandieri, con una schiacciata degna del migliore pallavolista, ha spedito sopra la traversa una mina vagante, mentre il sempre pericoloso Lorenzo (da segnalare un suo preciso colpo di testa, al 14°) con un'insidiosa girata, al 43°, ha sfiorato la traversa bruciando le speranza degli arancioni e consentendo al Modena di chiudere a braccia alzate questo prima prima tappa.
Il mostro della C1, seppur con un notevole sforzo, è stato subito esorcizzato.
MODENA / MAZZOLA SPIEGA COME È AVVENUTO IL CAMBIO DI MARCIA TRA PRIMO E SECONDO TEMPO – “Squadra corta e il gioco è fatto” – “Spostando Pellegrini vicino alle punte tutto si è risolto”
Servizio di Roberto Grimaldi
MODENA — “Erano anni che cercavamo di partire con il piede giusto, ma ci era sempre andata male: negli ultimi campionati la gara d'esordio coincideva quasi sempre con una sconfitta. Per questo la vittoria di oggi ha un sapore particolare”.
Così Francesco Farina commenta la giornata positiva del “suo” Modena. Non è più il presidente, ma questa squadra giovane e sbarazzina è un po' una sua creatura. Nel dopo-partita si aggira soddisfatto negli spogliatoi, al suo fianco è sempre presente il suo avvocato, Michele Laraia, che nei giorni scorsi gli ha fatto da scudiero sui campi di battaglia giudiziari del palazzo milanese.
I tifosi sono soddisfatti, gridano: “serie B-serie B”, indirettamente appoggiano la sua crociata contro la Federcalcio.
Una squadra costruita con mezzi limitati ha vinto la sua prima gara, incamerando i primi tre punti. Cosa si può pretendere di più?
“Siamo andati malino nel primo tempo — continua Farina — poi nella ripresa ci siamo disposti meglio sul campo e abbiamo legittimato la vittoria. Nel finale abbiamo sofferto un po', ma normale: la squadra è giovane e inesperta, deve imparare a gestire meglio il risultato”.
Sulla stessa lunghezza d'onda si trova il tecnico Mazzola, che spiega come sia avvenuto il cambiamento di marcia della squadra canarina tra il primo a il secondo tempo. “Nella prima frazione di gioco — dice il mister gialloblu — la squadra era lunga, mancava il rifornimento tra il centrocampo e le punte. Ma i motivi dell'inizio difficile sono stati anche altri: diversi elementi di questa squadra sono giovanissimi, lo abbiamo detto tante volte. L'emozione della gara d'esordio ha giocato un brutto scherzo, abbiamo faticato a sbloccarci. A questo aggiungiamo il caldo, la prima partita che conta della stagione disputata in casa, che ti spinge sempre a giocare contratto. C'è voluto un po' di tempo per sbloccare la situazione e soprattutto un piccolo cambiamento della nostra disposizione in campo”.
— Cos'è cambiato esattamente dal punto di vista tattico?
“Ho chiesto a Pellegrini di giocare più vicino alle punte, in modo da accorciare la squadra e renderci più pericolosi negli ultimi sedici metri. Le cose sono andate meglio fin dalle prime battute del secondo tempo, e direi che la vittoria è stata meritata, oltre ai due gol ci siamo resi pericolosi in altre occasioni: Pellegrini ha colpito un palo e Campedelli ha impegnato il loro portiere con un bel rasoterra alla fine di una azione ben congegnata al limite dell'area”.
— Perché tanta sofferenza proprio quando sul due a zero la squadra avrebbe potuto mantenere il due a zero giocando in contropiede?
“Un peccato di gioventù — risponde Mazzola — non abbiamo ancora la necessaria personalità per gestire il vantaggio con tranquillità. Ma in questo possiamo migliorare. Non facciamoci illusioni, comunque: in serie C le partite saranno tutte così, all'insegna della sofferenza. Non esistono partite dal finale scontato”.
— Cosa ne pensa del pareggio interno del Bologna?
“È sicuramente un risultato a sorpresa, ma fa capire quanto sia difficile questa categoria. Se si entra in campo senza la giusta dose di umiltà si rischia la figuraccia”.
— Come giudica la prova del neo acquisto Bosco?
“Ottima, anche se nel finale ha sentito un po' la fatica e ha accusato crampi ai polpacci. Quando starà meglio fisicamente potrà sganciarsi a centrocampo e partecipare dì più all'azione”.
— Martedì si va a Roma per affrontare la Lazio in Coppa Italia. Con che spirito si dovrà affrontare questa trasferta? “Prendiamola come una gita premio — dice Mazzola — pensiamo ad onorare la maglia ma senza spremerci. Alcuni giocatori sono stanchi, in diversi non hanno ancora i novanta minuti nella gambe. Credetemi, meglio pensare al campionato”.
MODENA / SPOGLIATOI – Paolino sul rigore fallito: “Ho calciato malissimo”
MODENA — Poteva essere il suo primo gol in campionato, segnato davanti al pubblico amico e necessario per sbloccare una squadra che nella prima frazione di gioco stentava a decollare. Invece sul tiro dagli undici metri che lui stesso si era guadagnato, il portiere Pagotto gli ha detto no. Paolino deve così rimandare a domenica prossima l'appuntamento con il gol. Lui stesso spiega come è andata. “Innanzitutto il rigore c'era: su cross di Bonfiglio ho colpito il pallone al volo, e un difensore ha stoppato il tiro, con un braccio”.
Il pubblico si aspettava Pellegrini sul dischetto, invece si è presentato Paolino: “I rigoristi siamo noi due, in allenamento siamo noi che tiriamo dagli undici metri. Decidiamo sul campo volta per volta chi è che deve incaricarsi dell'esecuzione. Questa volta me la sentivo io di tirare e sono andato sicuro sul dischetto. Purtroppo — continua Paolino — ho commesso l'errore di cambiare angolo all'ultimo momento e ho finito per calciare malissimo. Il tiro è risultato fiacco, addirittura è rimbalzato a terra prima di raggiungere lo specchio della porta. Peccato”.
r.g.
Bonfiglio, gol per Bertoni – “Senza volere sono stato io a fargli male. Spero che si riprenda presto: per noi è importante. Buon assist di Pellegrini. Io ho avuto il merito di anticipare tutti. Peccato ritornare in panchina...”
Servizio di Roberto Grimaldi
È stato chiamato a sostituire lo squalificato Landini e lo ha fatto nel migliore dei modi. Dopo uno spezzone di gara non eccezionale, come spesso capita ai bomber dì razza, si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, piazzando la zampata vincente e sbloccando il risultato. Un gol preziosissimo quello di Bonfiglio, un mancino forse ancora un po' disordinato nel gioco ma capace di reti spettacolari e imprevedibili, proprio come quella segnata alla Pistoiese. “Attenzione, diamo un po' di merito anche a Pellegrini — attacca Bonfiglio — che è stato abilissimo nell'incunearsi in area di rigore mettendo al centro un pallone molto invitante, io sono stato bravo nell'anticipare tutti. E qui devo ringraziare Melotti, è lui che mi ha sempre detto che sui cross bassi dal fondo una delle due punte deve tagliare sul primo palo, in questi casi l'importante è arrivare sul pallone prima del difensore, così ho colpito al volo un po' di tacco e un po' di esterno. La palla mi è arrivata sul sinistro, il mio piede naturale, e tutto è risultato più facile”.
Per Bonfiglio si tratta del secondo gol con la maglia del Modena. Il primo in assoluto lo aveva segnato lo scorso anno a Ravenna. Ma è pur sempre la prima rete della stagione, e una dedica è d'obbligo: “Dedico questa rete ad Alessandro Bertoni, che domani (oggi per chi legge) sarà operato. Purtroppo si è fatto male in uno scontro fortuito che ha avuto con me durante l'allenamento di venerdì. So che si è fratturato la mandibola: mi dispiace moltissimo. Spero che si riprenda presto, per noi è importante!”
Domenica prossima rientrerà Landini, e può darsi che Bonfiglio debba ritornare in panchina. “È vero, c'è questa possibilità. Tornare tra le riserve, dopo aver segnato un gol, dispiace. Comunque il mister è sempre stato chiaro con noi: ci sono cinque attaccanti che partono alla pari, e alla domenica gioca il più in forma. Mi giocherò il posto in squadra durante la settimana, poi si vedrà”.
Tra i protagonisti della gara è da citare anche capitan Pellegrini, autore dell'assist per Bonfiglio e del gol su calcio piazzato. “Ho tirato una punizione simile a quella che mi ha permesso di segnare col Cosenza. Nel calcio si va a periodi in questo momento segno ogni volta che tiro in porta. Ora tutto ci sta andando bene, ma potrebbero arrivare i periodi di magra: a quel punto i tifosi dovranno avere pazienza e continuare a sostenerci”.
MODENA / LE PAGELLE: OTTIMO ESORDIO DELL'EX PISANO – Ecco Bosco, buona la prima - Ferrari non fa rimpiangere Bertoni – Pellegrini intona ma Paolino stecca
Pagelle di Paolo Reggianini
BANDIERI 6,5. Resta inoperoso per quasi un'ora. Lo sveglia Lorenzo, al 59°, ma il portierone è presente. Si disimpegna bene nel finale nelle uscite respingendo con sicurezza i lunghi e disperati traversoni dei toscani. BALLANTI 6,5. Un marcatore che non concede sconti a nessuno. Si prende in cura Zanini e non lo molla un attimo. Quando è il momento va a dare aiuto ai compagni con interventi energici.
MEZZETTI 6,5. È un altro giocatore rispetto al passato, più smaliziato e sicuro nelle iniziative. Ha tratto sicuro giovamento dalla difficile esperienza a Trento. La squadra può avere in lui un costante punto di riferimento sulla fascia. Buoni margini di miglioramento.
BOSCO 7. Ieri ci si chiedeva cosa sarebbe stato del Modena di Vitali con un baluardo così sicuro. Ma è inutile porsi questi interrogativi. Mazzola ha trovato in lui il leader dì una difesa che offre una confortante sicurezza. Il neo gialloblu non ha sprecato un pallone e nei disimpegni brilla la facilità con la quale va a chiudere tutti i varchi. I crampi lo tradiscono nei momenti finali.
FERRARI 6,5. Non farà rimpiangere Bertoni, anzi, quando tornerà il titolare, occorrerà trovargli un posto. Ma è un problema non di attualità. Controlla Lorenzo e di testa se la cava benone.
CAMPEDELLI 6,5. Un giovanissimo su cui puntare. Lavora nella penombra su Campioli, poi Pellegrini gli offre
sul piatto una palla invitante che il mediano calcia con precisione ma senza fortuna.
MODELLI 6,5. Spesso le sue frequenti iniziative rischiano di restare isolate. Deve migliorare soprattutto sotto questo profilo per non sprecare tanta energia.
PUCCINI 6. Il suo è un compito non facile dovendo giocare una infinità di palloni nella zona nevralgica del campo. Cresce nella ripresa quando lo spostamento in| avanti di Pellegrini gli offre maggior spazio per operare.
PAOLINO 6. In generale una discreta prova, ma quel rigore, calciato così male, proprio non ci voleva. Si guadagna con caparbietà il “premio” dagli undici metri, lotta come un leone sfiorando anche la marcatura. Forse necessita di una maggiore assistenza da parte dei compagni.
PELLEGRINI 6,5. È l'ago della bilancia. Se gioca a nascondino come nel primo tempo sono dolori, ma appena sale in cattedra, soprattutto in C1, può fare la differenza. Colpisce un palo, manda in gol Bonfiglio e segna, pur con l'ausilio di Lorenzo, la rete del raddoppio con un tiro di grande classe. Può bastare...
BONFIGLIO 6,5. È una “testa matta” e come tale ne combina di tutti i colori. Ma quando riesce a segnare gol di questo tipo, fa dimenticare quelle ingenuità e quegli errori che lo rendono ancora incompleto.
CORELLAS sv. Meglio rispetto a sette giorni fa. Offre un buon contributo nei concitati minuti finali.
BARBIERI sv. Si mette a disposizione sulla destra prendendo il posto di Modelli.
PSITOIESE – Clagluna: “Il Modena? Non mi ha sorpreso”
Iniziare con una sconfitta non piace a nessuno, nemmeno a Clagluna. Il tecnico della Pistoiese cerca di nascondere la sua delusione, andando a trovare aspetti positivi in una giornata che per la sua squadra non è stata certo brillante. Il battaglione gialloblu è partito in sordina, pochi pensavano che questa squadra fosse capace di rifilare due gol al primo avversario di turno. Clagluna, però, non si dichiara sorpreso di aver Incontrato un Modena così.
“La squadra gialloblu me l'aspettavo esattamente così: vivace, brillante, capace di metterti in difficoltà. Non mi aspettavo invece una Pistoiese così brillante: eravamo a corto di preparazione, questo io lo sapevo benissimo. Pensavo che all'inizio per noi ci fossero più difficoltà, invece abbiamo tenuto il campo con autorità. Nei primi 45 minuti — continua Clagluna — pur non creando grossi pericoli a Bandieri siamo stati padroni del centrocampo. Ci è mancato solo il gol, se fossimo riusciti a sbloccare subito probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Nel secondo tempo siamo stati sfortunati: proprio nel momento in cui stavamo cominciando a capire che osando di più si poteva anche andare in gol. abbiamo subito prima la rete di Bonfiglio e, subito dopo, quella di Pellegrini. A quel punto la partita si è chiusa. Nonostante ciò, la mia squadra ha continuato a spingere, arrivando anche ad accorciare le distanze. Da questo punto di vista la Pistoiese è senza dubbio da elogiare”.
r.g.

27 ago 2011

27 agosto 2000, Modena - Castel S.Pietro 4-1

27 agosto 2000

Il Castel S. Pietro s'inchina a una squadra canarina imbottita di riserve – Gol di Grieco (doppietta), Di Muri, Fabbrini e Parisi – Il Modena non smette più di vincere
4-1
MODENA: Monguzzi; Quaglia, Ardenghi; Scoponi, Ungari, Di Muri; Mandelli (dal 27° st Ponzo), Grieco, Califano (dal 35° st Pasino), Giandomenico (dal 17° st Mayer), Fabbrini. In panchina: Armellini, Balestri, Milanetto, Veronese. All. De Biasi.
CASTEL S.PIETRO: Astolfi; Sugoni, Chiavaro, Farabegoli; Cossa (dal 20° st Locatelli), Parisi, Marchesan (dal 37° st Cester), Marino, Beghetto (dal 40° st Di Candilo), Costa, Falcone. In panchina: Zannoni, Macchia, Basilico, Priolo. All. Terzulli.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Marcatori: Fabbrini (M) al 3° pt, Di Muri (M) al 41° pt, Parisi (C) all'11° st, Grieco (M) al 24° st su rigore e al 43° st. Note – Spettatori paganti: 729 per un incasso di 9.050.000. Espulso: Quaglia per gioco scorretto al 15° st. Ammoniti: Scoponi, Marino. Angoli: 5-3.
di Paolo Reggianini

MODENA — Serviva un motivo per regalare un po' di interesse ad una gara priva di ogni significato, vista la qualificazione già acquisita da un Modena fin troppo in forma e la scelta di De Biasi di tenere fuori ben nove degli undici titolari. Fari puntati dunque su Vito Grieco, il giocatore che potrebbe tornare a Crotone dopo che la stessa società calabrese l'aveva scaricato qualche mese fa. Il centrocampista, legato al Modena da un contratto triennale e schierato con la fascia di capitano, è stato incitato a più riprese dal pubblico e lui ha risposto con una prova gagliarda e con una doppietta quasi riconciliante. Saranno le società a decidere il futuro di Grieco, che tornerebbe volentieri al sud in B, anche se il Modena non intende privarsi di un elemento così importante. La gara, giocata su un terreno più che accettabile nonostante la pioggia, ha visto il Modena subito in cattedra e per nulla disposto a prendere sotto gamba l'impegno. Già al 3°, il risultato si sblocca con Fabbrini, che raccoglie un tiro respinto ad opera di Grieco. Il Modena insiste e con Quaglia (colpo di testa al 15°) e Fabbrini (tiro in controbalzo e splendida risposta di Astolfi) sfiora a più riprese il raddoppio. De Biasi cambia modulo e opta per una difesa a quattro per fronteggiare un avversario che attacca a tre, anche senza creare grossi pericoli. Dopo un tentativo di Mandelli, al 32°, Di Muri firma la rete più spettacolare dell'incontro con una fucilata da quasi trenta metri. Prima del riposo, ancora Califano chiama Astolfi.
Nella ripresa il sussulto dei bolognesi: Parisi su punizione calcia di potenza, ma è decisiva la deviazione della barriera, con Quaglia che beffa Monguzzi. Dopo l'espulsione di Quaglia per un brutto fallo da dietro su Falcone, i canarini, anche se in inferiorità numerica, decidono di mettere al sicuro il risultato con la solita autorità. Tocca così al più esperto tra i gialloblu spazzare via tutti i dubbi. Al 24°, Califano viene atterrato in area da Chiavaro. Dal dischetto Grieco non sbaglia. Nel finale, dopo una bella manovra ospite non finalizzata da Beghetto, il capitano conferma la sue doti balistiche segnando su punizione. Il Modena chiude così la Coppa con 4 vittorie su 4 e 11 reti segnate e solo 3 subite. Un eccellente biglietto da visita in attesa del derby con la Spal di domenica.
De Biasi pensa già alla Spal ed elogia le seconde linee
MODENA — Il Modena ha concluso in bellezza la Coppa Italia e Gianni De Biasi appare molto soddisfatto. “Non solo — precisa il trainer — per quanto è stato fatto in Coppa con quattro partite e altrettante vittorie, ma soprattutto in funzione, del campionato che inizia domenica con la Spal”. E che il Modena affronterà senza quattro giocatori del calibro di Grieco, Pasino, Quaglia, Veronese squalificati. “Con il Castel San Pietro c'è stata la dimostrazione che non esiste un Modena 1 o un Modena 2, ma un complesso con bravi giocatori, professionalmente seri: Contro la Spal l'undici che andrà in campo saprà farsi valere, ne sono certo”.
— L'ultima di Coppa Italia, dunque, ha fornito ottime indicazioni.
“Esatto. Tutti hanno fatto il loro dovere, anche quelli che finora avevano giocato poco”.
— Come giudica la prova della coppia Califano-Fabbrini?
“Molto positiva. Fabbrini è stato incisivo, ma ha ampi margini di miglioramento, tenuto conto che era rimasto fermo; Califano? Fa il gioco che gli si chiede. Gli è mancato solo il gol per premiarlo, ma a un certo punto ho preferito dargli il cambio per non affaticarlo troppo”.
— E il caso Grieco può incrinare i rapporti con la squadra?
“Assolutamente no. Grieco è un giocatore del Modena, professionalmente serio e lo ha dimostrato giocando una grande partita condita con due reti”.
L'allenatore del Castel San Pietro, Terzulli, ha parole di elogio per il Modena: “Una bella squadra, tanto di cappello e noi gli abbiamo tenuto testa fin al 2-1, che era il risultato giusto. Tuttavia le nostre ambizioni non sono quelle dei canarini; ci prepariamo per la permanenza in C2 e penso che lavorando sodo ci riusciremo”.
Luciano Cadalora
Modena – Il giocatore, ieri capitano: “Saranno le due società a decidere il mio futuro. Io resto volentieri” – Grieco “ritorna” gialloblu
di Luciano Cadalora
Vito Grieco è stato il goleador della giornata con una pregevole doppietta a palla ferma. Con un calcio di rigore e una magistrale punizione, è risultato anche uno dei più attivi tanto da meritarli la palma del migliore e calorosi consensi a scena aperta da parte del pubblico, che teme di perdere il giocatore.
Il centrocampista ex Crotone, a fine gara, ha deciso di chiarire la propria posizione dopo le richieste della sua ex società. “Non parlerei assolutamente di un caso Grieco – spiega il giocatore – poiché, l'ho detto e lo ribadisco di fronte a tutti, che io sono un giocatore del Modena e tale resterò per onorare il contratto triennale”.
— Ma le notizie provenienti da Crotone sono molto diverse e lasciano capire che il centrocampista tornerebbe volentieri nella sua ex squadra.
“Quella di venire a Modena è stata una libera scelta, nessuno mi ha obbligato, ma il giorno in cui è stata avanzata l'ipotesi di una richiesta della mia ex società per un ritorno, ho detto quello che pensavo e che penso tutt'ora evidentemente la sincerità ha volte non paga”.
— Che cosa ha detto di preciso al direttore sportivo Ursino?
“Che io sono del Modena, ma se le due società si accorderanno per un mio ritorno a Crotone, c'è la mia piena disponibilità, insomma tutto dipende a questo punto dai dirigenti”.
— Il direttore generale del Modena Doriano Tosi su questo punto è stato chiaro:Vito Grieco c'è lo siamo guadagnato, col suo consenso, e resterà con noi.
“Nessun problema – prosegue il giocatore – continuerò a fare il mio dovere di professionista serio come sempre. Devo aggiungere anche che in tutte le mie dichiarazioni non ho mai parlato male del Crotone e tanto meno del Modena e di Modena dove tra l'altro sono stato accolto con affetto dal pubblico”.
— Ieri contro il Castel S. Pietro il pubblico lo ha spesso incitato.
“Sono contento di piacere e di essere utile alla società, spero solo che sia così anche nei momenti difficili, allorchè la forma non mi sosterrà o la squadra avrà qualche problema”.
— Pace fatta, dunque, con una dichiarazione d'amore per i colori gialloblu?
“Veramente non c'è mai stata nessuna guerra. Pertanto tutto prosegue nella massima serenità e con il massimo impegno per centrare l'obiettivo che tutti ci siamo preposti”.

26 ago 2011

26 agosto 1990, Catanzaro - Modena 1-3

26 agosto 1990

A CATANZARO ESORDIO COL BOTTO PER LA SQUADRA DI ULIVIERI, SALTA SUBITO IN CATTEDRA – Il Modena dà lezione alla Reggina – Gioco lineare, pulito e spumeggiante per i canarini, tanto da conquistare anche il pubblico di casa – Risultato già in cassaforte per la partita di ritorno – Solo nel finale i calabresi hanno violato la porta ospite
1-3
REGGINA: Torresin; Bernazzani, Attrice; Bagnato, Scienza, Vincioni; Simonini, Maranzano (46° Carbone), Tedesco, Poli, La Rosa. A disp.: Azzalini, Tomaselli, Granzotto, De Biasi. All. Cerantola.
MODENA: Ballotta; Patta (74° Torrisi), De Rosa; Cappellacci. Presicci, Cuicchi; Bonaldi (80° Gasparini), Bergamo, Pellegrini, Sacchetti, Brogi. A disp.: Meani, Marsan, Nitti. All. Ulivieri.
Arbitro: Quartuccio di Torre del Greco.
Reti: Brogi su rigore al 19°, Bonaldi al 57° e 59°, Carbone su rigore al 65°.
Note – Spettatori: 3500 circa. Angoli: 9-0 per la Reggina (primo tempo 1-0). Ammoniti: Bonaldi. Pellegrini. Scienza e Poli.
Servizio di Paolo Reggianini
CATANZARO — A raccontarla, c'è il rischio di esagerare. Quindi, munitevi dei soliti tranquillanti che vanno di gran moda in questo periodo (il calcio d'agosto fa brutti scherzi, non è tutto vero quel che si vede e frasi di questo tipo) perché altrimenti ci sarebbe da cominciare a sognare e francamente è ancora un po' presto. È la breve storia di una squadra, il Modena, scesa timidamente al Sud per fare un primo assaggio di quello che sarà il menù dal prossimo 9 settembre. Ulivieri storce il naso, ritenendo la squadra ancora in ritardo di preparazione, i tifosi locali che salutano l'arrivo dei canarini con gesti manuali che stanno a significare “adesso ve lo facciamo vedere noi”. A Reggio, dopo l'arrivo dell'ex cagliaritano Poli, inserito a sorpresa nell'undici titolare, parlano già di serie A. Insomma, è un clima che sta bene al Modena che nulla ha da perdere.
Si comincia a duellare senza troppo forzare. I canarini hanno un tantino di paura e attendono che la prima pedina della scacchiera sia la Reggina a muoverla. Passano i primi minuti e la situazione cambia decisamente volto. Il Modena sale in cattedra e tra i banchi di scuola ci finiscono gli amaranto di Cerantola, a testa bassa, a ripassare la lezione e i segreti di un modulo di gioco semplice semplice, che si chiama zona. Ai canarini tutto riesce con estrema facilità, al contrario dei reggini, che non riescono ad organizzare nessuna trama di gioco. Il punteggio finale sarà solo un aspetto secondario rispetto a quanto ha fatto vedere la truppa di Ulivieri e questo, crediamo, sia la cosa più importante, se vogliamo guardare un tantino avanti. La squadra, smentendo un po' i timori della vigilia, ha saputo mostrare un gioco lineare, pulito, spumeggiante, che anche il pubblico di casa ha apprezzato. A centrocampo, Bergamo è stato un vero leone, eccezionale in fase di interdizione e preciso nei cross. Ma nell'impostazione, Pellegrini ha fatto faville, giocando sempre palloni intelligenti risultati spesso pericolosi. Dietro, Cuicchi sembra avviato a tornare quello di sempre, mentre sui corridoi Cappellacci non ha concesso nulla ad avversari del calibro come Poli e La Rosa, aiutato nelle sue azioni più difficili da un Patta convincente. Sacchetti ha poi giocato sui suoi soliti livelli, imprimendo alla manovra brusche impennate in grado di mettere in ginocchio una difesa di casa apparsa un po' d'argilla, che in più di una situazione si è sgretolata davanti alle manovre “speedy” dei gialloblu. E il gran lavoro di tutta la squadra è stato concretizzato, come logica vuole, dai due attaccanti. Brogi, al di là del gol su rigore, ha lavorato un'infinità di palloni, mentre Bonaldi, dopo un primo tempo trascorso alla ricerca di una posizione ideale, nella ripresa ha avuto un momento straordinario, durante il quale, con due tocchi felpati, ha steso definitivamente la Reggina, frutto di due azioni simili, in contropiede, che ha evidenziato ancora una volta la capacità del Modena di rendersi estremamente pericoloso con contropiedi micidiali. Bonaldi ha raccolto i primi consensi, al 14°, quando, su una palla persa, si è avventato come un falco, guadagnando un fallo da rigore che Brogi con estrema precisione ha trasformato spiazzando Torresin, chiamato a sostituire il portiere titolare Rosin, squalificato. Dalla prima rete gialloblu, ai due colpi del ko, giunti nella ripresa, si assiste forse alla migliore fase del gioco canarino. La Reggina gioca in modo scontato, cercando con lunghi lanci la testa di La Rosa. Il Modena risponde in velocità, grazie soprattutto ad una disposizione in campo quasi perfetta. E qui si vede la mano di Ulivieri. Un grande, che potrebbe andare tranquillamente ad insegnare calcio all'università.
Sacchetti, al 22° e al 24°, confeziona palloni appetitosi per Bonaldi, che manca di poco il bersaglio. Al 33°, i gialloblu si proiettano in avanti: sette giocate al volo, strappano ai tifosi reggini applausi meritati. A servire il bomber della giornata ci pensa anche Brogi, al 34°: gli corre a fianco Cuicchi, ma preferisce servire al centro Bonaldi, che di piatto destro infilza con estrema naturalezza Torresin. 2-0 tutto meritato. Passano due minuti e stavolta è Pellegrini, che al volo vede ben piazzato Bonaldi, il quale nuovamente fa secco l'incolpevole portiere di casa. La Reggina è stordita e per poco non ci scappa il 4-0: Pellegrini, al 29°, fa tutto da solo, calcia Bonaldi e Torresin questa volta si deve accartocciare per difendere la sua porta. È ormai tutta una discesa. La squadra non amministra più e forse ha peccato un po' di presunzione (ma come criticare questo atteggiamento) consente alla Reggina di organizzare una replica che viene concretizzata solo su calcio di rigore, decretato per fallo su Scienza, realizzato dal nuovo entrato Carbone. Siamo al 65°, il Modena tira i remi in barca e cosi c'è spazio anche per Ballotta. Il portiere, dopo alcuni provvidenziali interventi nel primo tempo, evita il gol, al 33°, su un'insidiosa bomba di Scienza. Il risultato è in cassaforte. Domenica a Modena il ritorno. La Reggina dovrà vincere 3-0 per passare il turno. La marcia su Roma è iniziata.

PAGELLE / VOTI ALTI PER TUTTI I MODENESI – Bonaldi, due gol da incorniciare – Ottime anche le prestazioni offerte da Brogi e Pellegrini
CATANZARO — Torna il calcio da due punti. Primo vero esame, prime pagelle. Risultato, promozione meritata per tutti. Avremo tempo per valutare quanto sia vero questa importante vittoria. È sufficiente, comunque, ricordare che è stata ottenuta contro la Reggina, squadra che ambisce, visto il valore dei suoi giocatori, a lottare per la serie A, una formazione ancora imbattuta durante quest'estate, senza ancora un gol subito. Insomma è un segnale che vuole semplicemente dimostrare che il Modena è già una squadra, con una sua precisa fisionomia.
Ballotta 7. In campo, con una stretta fasciatura alla caviglia, si è ben disimpegnato nel primo tempo alzando sopra la traversa un paio di incursioni ravvicinate di La Rosa. Nella ripresa, oltre al puntuale intervento ad una sola mano su un cross laterale, ha respinto un pallone dalla traiettoria beffarda calciato da Scienza. Da ricordare che ha pure intuito il rigore di Carbone, ma ha fatto appena in tempo a sfiorare la palla.
Patta 6,5. Vigila bene nella zona preferita da La Rosa. Un po' in affanno sulle palle alte, ma senza dubbio confortante la sua prova.
De Rosa 6,5. È un giocatore in crescita, che inizia a capire come deve muoversi, sia in fase di copertura che in costruzione.
Cappellacci 7. Dalle sue parti sono passati pochi palloni. Grande determinazione ma anche discreta precisione negli appoggi.
Presicci 6 . Deve migliorare la sua condizione. Bene tatticamente può perfezionare la sua continuità di rendimento. Cuicchi 6. Pure lui in ritardo ma lo si sapeva. Non è ancora il vero Cuicchi, ma presto lo diventerà. Qualche progresso lo si è pure notato qui a Catanzaro.
Bonaldi 7,5. Per lui parlano i numeri. Un rigore conquistato con forza e due reti segnate in seguito ad azioni brillanti. In almeno altre tre occasioni si è trovato sui piedi la possibilità di andare ancora a rete. Peccato non essere già in campionato.
Bergamo 7. Lo schema tattico del Modena gli consente di sprecare poche energie. Il risultato si vede: in fase di interdizione è stato grandissimo, sempre puntuale negli anticipi. Può fare di più quando deve costruire il gioco. Non era comunque in perfette condizioni fisiche.
Pellegrini 7. Responsabilizzato a dovere, comincia ad affiorare un “signor giocatore di calcio”. L'intelligenza non gli manca e quando avrà acquisito maggiore sicurezza, potrà fare davvero molte grandi cose.
Sacchetti 7. Può avere il difetto di non essere particolarmente continuo, ma quando decide di inserire il turbo sono guai per tutti. Travolgente la cavalcata in occasione del secondo gol.
Brogi 7. Due gol a Carpi e uno con la Reggina. In tutto fanno cinque durante quest'estate. Se c'era qualche dubbio su questo attaccante, ora è stato chiarito che l'opera di ricostruzione è a buon punto.
Ulivieri 8. Tatticamente la squadra è disposta in campo in modo quasi perfetto. Merito dei giocatori che hanno saputo intepretare nel modo migliore la lezione. Però quando il manico è buono...
Paolo Reggianini

SPOGLIATOI / IL TECNICO GIALLOBLU' APPARE SODDISFATTO, SEPPURE CON CAUTELA – Ulivieri: “Non illudiamoci” – Il Modena ha fatto della velocità una delle sue armi migliori – Ora non bisogna abbandonarsi a troppo facili entusiasmi
CATANZARO — Ulivieri prima della partita: “Sono un po' preoccupato, siamo in ritardo, nella partitella di ieri, la squadra ha giocato in modo orrendo”. Ulivieri dopo la partita: “Dobbiamo migliorare molto, non illudetevi troppo perché questo è calcio d'agosto e tutto può essere smentito in pochi giorni. Negli ultimi minuti ho contato due errori di De Rosa, uno di Sacchetti, di Bonaldi, di Brogi e di Cappellacci”.
C'è restare insomma un po' sorpresi. Non c'è nemmeno il tempo per gustarsi una vittoria che è comunque di grande prestigio. E poi, agosto è ormai alla fine. Siamo più vicini a settembre: “Lo so — prosegue il tecnico — ma ci sono giocatori come Cuicchi in ritardo di preparazione. E poi, non riusciamo bene ad amministrare. Nel secondo tempo, ci siamo buttati all'attacco offrendo alla Reggina il modo per colpire i nostri punti deboli. La squadra l'anno scorso concedeva sempre molto poco all'avversario. E anche in B, dobbiamo imparare a fare la stessa cosa”.
Poi un piccolo sorriso si intravvede nella folta barba: “In velocità non siamo andati male. Tatticamente mi pare che i ragazzi siano stati in grado di interpretare nel modo migliore la gara. La vittoria è strameritata. È comunque una qualificazione che dobbiamo ancora conquistare sul campo”.
Farina, un po' più ottimista, sogna già una divisione dell'incasso nel prevedibile secondo turno all'Olimpico con la Lazio: “La squadra ha giocato bene — sentenzia il presidente — sicuramente c'è da essere soddisfatti per il lavoro svolto fino a questo momento”.
Bonaldi, eroe della giornata, zoppicante, non riesce però a sprigionare tutta la felicità: “Sono contento, due gol e un rigore, non è un bottino malvagio. Ma non è merito solo mio. Oggi è stato il collettivo a vincere. Chi l'avrebbe immaginato?”.
“È stato un bel Modena — accenna Sacchetti — loro forse hanno concesso troppo spazio in fase di marcatura, ma un po' di merito l'abbiamo pure noi. In contropiede siamo andati benissimo. Le veloci partenze della difesa sono state la nostra arma vincente”.
Una vittoria, quella di Catanzaro, che servirà al pubblico di Modena per ricaricare le pile: “Non vogliamo che nessuno s'illuda — dice Pellegrini — ora ci apprestiamo a debuttare sul nostro campo, domenica prossima affronteremo in casa la Reggina. Possiamo iniziare a toglierci le nostre prime soddisfazioni insieme al pubblico di Modena. Con cautela, non c'è fretta”.
Oggi intanto riprende la campagna abbonamenti. Se qualcuno voleva qualche chiarimento il messaggio arrivato da Catanzaro è fin troppo eloquente.
p.r.

25 ago 2011

25 agosto 1974, Modena - Carpi 0-0

25 agosto 1974

CIRCA DIECIMILA SPETTATORI HANNO ASSISTITO AL “DERBY – Il Modena pareggia col Carpi nel primo derby di Coppa Italia – Vivo agonismo delle due squadre in campo: sul finire del primo tempo l'incontro ha rischiato di degenerare per una serie di scorrettezze sui due fronti – Anche nella ripresa modesto livello di gioco
MODENA: Geromel; Piaser, Matricciani; Bellotto, D'Amico, Marinelli; Colombini, Mazzoli, Boscolo (Blasig ?), Zanon, Gravante.
CARPI: Vitolo; Dotti, Scalabrin; Gilli, Bacher, Vasini; Sintini, Grazioli, Epifano, Cantagalli, Gallina (Ruggeri 46°).
Arbitro: Casella di Voghera.
C'era molta attesa per il debutto del Modena in Coppa Italia, dopo la positiva prestazione offerta dai canarini contro Lazio e Parma. L'avversario di ieri sera era il Carpi; i cugini biancorossi neopromossi in serie C, ben decisi a rendere vita difficile al Modena in questo primo derby della stagione.
Il Modena si presenta in campo rimediando all'assenza di Gibellini con l'impiego di D'Amico stopper. L'unica novità gialloblu, rispetto a Parma, è rappresentata da Gravante, che rileva il posto di Blasig ala sinistra. Nel Carpi, Scalabrin è terzino sinistro, mentre Borelli siede in panchina.
Al richiamo del derby rispondono poco meno di 10 mila spettatori, con nutrita rappresentanza biancorossa: numerosi gli striscioni e i bandieroni delle opposte fazioni.
Le due squadre in campo ripagano gli sportivi offrendo, proprio in partenza, alcuni sprazzi di gioco interessante. Il primo affondo pericoloso è del Carpi: manovra rapida di Sintini sulla destra e sul suo cross Epifano di testa manda poco oltre la traversa. Il Modena replica con Boscolo, al 19°. Il centravanti triangola in velocità con Mazzoli e Zanon e si presenta a tu per tu con Vitolo, che riesce a chiudergli l'angolo di tiro. I canarini, come vuole il ruolo di padroni di casa, prendono ad attaccare con maggiore insistenza, ma il Carpi risponde con ficcanti contropiede. La retroguardia modenese si difende con un certo affanno. Per gli uomini di Galbiati si tratta certamente di una gara scorbutica contro una squadra volitiva e che non lascia troppo spazio alle sue manovre.
Alla mezz'ora, Gilli, ormai lanciato verso Geromel, viene falciato qualche metro prima dell'area. Qualche minuto più tardi, in un'analoga circostanza, ancora Gilli supera in slalom un paio di avversari e Mazzoli, per evitare il peggio, è costretto a ricorrere a un fallaccio. Il direttore di gara applica il regolamento con la massima severità ed espelle dal campo il centrocampista gialloblu. Gli animi si incattiviscono e l'incontro rischia di degenerare per una serie di scorrettezze sull'uno e sull'altro fronte. Il gioco diventa decisamente spigoloso; Boscolo, zoppicante, è costretto ad uscire dal campo e Galbiati lo sostituisce con Blasig.
Al via dei secondi 45', il Carpi presenta in campo Ruggeri al posto di Gallina. L'incontro prosegue sulla stessa falsariga della fase finale del primo tempo. Il livello del gioco resta modesto e l'agonismo prevale sulla tecnica. Attorto al 25°, le due squadre usufruiscono delle occasioni migliori per passare in vantaggio. Vasini prima: il colpo sfiora l'incrocio dei pali, poi il Modena ribatte con un tiro a lato di Bellotto e una sforbiciata di Gravante.
D'altra parte, il Modena, già in dieci uomini per l'espulsione di Mazzoli, è privo anche di Boscolo, mentre il punto del pareggio torna utile al Carpi ai fini della classifica del girone di coppa. Il derby si conclude così col risultato in bianco, senza aver saputo sfruttare troppi entusiasmi.
Nelle file del Carpi da rilevare la prestatone di Gilli, Dotti, Sintini. I bianco-rossi, specie nel secondo tempo, non hanno tuttavia saputo approfittare della loro superiorità numerica. Il Modena è atteso, invece, mercoledì contro la Ternana a controprova.
p.b.

Una durissima mazzata ha colpito, ieri sera, il Modena. Un telegramma inviato dalla Lega ha avvertito che il campo è stato squalificato per una: giornata. Per una giornata è squalificato pure Mazzoli. La punizione per l'attaccante è del tutto meritata. Forse il sig. Casella di Voghera, che ha arbitrato la partita con il Carpi, avrebbe dovuto inviare agli spogliatoi altri elementi dell'una e dell'altra squadra. La sua ingenuità e la sua impreparazione di esordiente in serie C sono state palesi, ma cinque teppisti — non si possono qualificare altrimenti — hanno compiuto un gesto gravissimo, che getta sul Modena una immeritata macchia. I cinque esagitati hanno atteso l'uscita dell'arbitro alle ore 1,30 della notte. Hanno inseguito l'auto del sig. Casella, raggiungendola e bloccandola vicino al casello autostradale. Hanno danneggiato la carrozzeria della vettura, infrangendo un vetro.
Così il Modena, già vincitore della “Coppa disciplina” paga con la perdita di un buon incasso il gesto di cinque teppisti, decisi a rovinare, come “super-tifosi, la società e la squadra. Con questi precedenti, a quale campionato ci si avvia? Il Modena dovrà rinunciare a disputare al Braglia la partita con il Piacenza, perdendo almeno sei milioni. Quali piani di potenziamento si potranno elaborare? Non resta che la costernazione, mentre non sarebbe sgradita un'azione tendente ad identificare e punire, con il ricorso alle vie legali, i cinque facinorosi, stroncando sul nascere ogni tentazione di portare la violenza dentro e addirittura fuori dagli stadi.

24 ago 2011

24 agosto 1947, Modena - Servette 4-0

24 agosto 1947

TRIONFO ITALIANO AL FESTIVAL GINEVRINO – Il Modena si aggiudica la vittoria battendo in finale il Servette per 4-0 – Applausi a scena aperta ai canarini – Splendido debutto di Sentimenti V – Quattro reti: Brighenti (2), Del Medico, Cassani – Il Presidente della Federazione Calcio Elvetica si congratula coi modenesi.
(Nostro servizio particolare)
Ginevra, 24 agosto.
Ieri la squadra modenese ha stupito il poco pubblico accorsa a vederla giostrare contro la “Victoria”, ma oggi al richiamo di quel giuoco classico sono accorse più di diecimila persone. Forse il pubblico svizzero è tornato a casa deluso della sconfitta della sua squadra, ma l'esibizione degli italiani, scintillante, ricca di tecnica e di precisione, li ha ricompensati dell'amarezza di una sconfitta.
È stata una vittoria ottenuta in modo travolgente, perché non è a dire che il Servette, squadra campione di Svizzera, si sia inginocchiata di fronte alla superiorità dei modenesi; affatto. Gli ospitanti hanno combattuto fino all'ultimo momento. I giocatori elvetici hanno corso fino a smentirsi le gambe spezzate, hanno tentato tutte le vie per sgusciare tra le maglie della nostra difesa, hanno cercato dei colpi nuovi per mettere improvvisamente al tappeto il Modena e non davano segno di accorgersi che stavano compiendo dei ruzzoloni consecutivi, una volta, due volte, tre volte, la loro rete era sistematica mente scossa dalla sfera di cuoio.
Serrati in una morsa micidiale, gli svizzeri tentavano di sgusciare a tratti. Vi riuscivano e puntavano con calate rapidissime verso Corghi, ma arrivavano ad arricciare il naso davanti ai due terzini-mastini, e si arrestavano come sfiancati.
Era una barriera mobile, che si avvicinava a loro prima che diventassero veramente velenosi, e con un rapido movimento di pinze, il dente malefico era estirpato. Impossibile impresa, ma non per questo gli ospiti desistevano. Per dichiararla impossibile volevano spezzare tutte le lance: ad una ad una. E si sono spezzate.
Il Modena ha messo in evidenza un'accurata preparazione. Tutte le linee erano ben registrate. I terzini, duri come rocce, ma affatto fissi come queste. Alla saldezza aggiungevano la mobilità; la mediana, con un Neri onnipresente, si è inserita armonicamente nel gioco degli attaccanti. I passaggi erano precisi; il quintetto di punta aveva nei tre uomini dei suggeritori impareggiabili. L'imboccata era sempre pronta.
E gli attaccanti sono stati veloci e intuitivi, decisi e tambureggiatori, improvvisatori e costruttori. Ogni azione aveva un fine netto ed inequivocabile.
È stata una giornata di grazia, non bisogna negarlo, ma è stata una prova che ha strappato gli applausi agli Svizzeri venuti per vedere la vittoria sulla loro squadra, mentre hanno dovuto constatare che i terzini s'invertivano.
Alle 17 precise, le due squadre si allineavano in campo sull'attenti. L'altoparlante trasmetteva gli inni delle due Nazioni.
La palla comincia a saltare sul tappeto verde. Il Modena gioca col sole in faccia, ma questo non è importante, pensano i canarini, e la palla guizza immediatamente nell'area avversaria.
Ecco gli svizzeri già si serrano in difesa. Ma è un attimo; con uno strappo veloce scendono a tenaglia verso l'area modenese. Calcio di punizione a favore degli ospiti: un'entrata a volo di Braglia e la palla viaggia in area svizzera. Ecco Del Medico che avanza come una locomotiva. Un istante e il suo piede batte un tiro potente. Il portiere si butta a precipizio e riesce a respingere... male, ma respinge. È la volta di Zecca che di testa intercetta un tiro di Romani, ma anche questa insidia è neutralizzata. Il Modena non lascia respiro. Azioni su azioni sembrano stritolare le vane pretese aversarie.
All'8° minuto, gli svizzeri sono in angolo. Del Medico invia un bolide dalla bandierina: Brighenti si insinua nei difensori avversari, si butta a lato, opera una rovesciata impeccabile e la palla entra nel sacco. Il primo punto è ottenuto.
C'è disorientamento nelle file elvetiche per il punto degli italiani. Per una diecina di minuti gli svizzeri sono in balia del gioco spumeggiante dei loro avversari, si difendono a volte arruffatamente, poi, dopo un ennesimo tiro di Del Medico, al 15°, parato con difficoltà, ecco che il Servette si riorganizza, attacca, ma ancora è bloccato dal felino Silvestri, che, senza indugio rimanda.
Al 20°, Del Medico, su passaggio di Zecca, sbaglia una facile occasione, mandando a lato di poco. Ancora il Servette si scuote e, al 29°, costringe i modenesi in angolo: niente paura, i terzini sono all'erta, ed ecco che su un attacco di contropiede, i modenesi sono nuovamente in area avversaria. Brighenti scaraventa verso la rete, ma niente da fare: la palla è bloccata. Gli attaccanti modenesi si incaponiscono in una serie di triangolazioni. Sembra che la rete avversaria stia per crollare e, invece, fino al termine del primo tempo, il punteggio non varia.
Nella ripresa, Brighenti si sposta centrattacco e al suo posto si include Sentimenti V. Si ricomincia. È sempre il Modena che attacca. Sono passati pochi minuti, 4, e già Cassani, sfruttando un passaggio di Brighenti, infila in rete il secondo bolide. Sessanta secondi sono pochi, ma bastano a Del Medico per fare capitolare la rete avversaria per la terza volta. È stata un'azione personale. Del Medico si è impadronito della palla, ha superato con un dribbling astutissimo un avversario e ha segnato. Però Del Medico è rimasto contuso e deve uscire. Al suo posto entra Tognoli.
Subita la terza rete, il Servette passa al contrattacco. All'8°, costringe in angolo la squadra modenese, ma la minaccia è neutralizzata. Il Servette ora attacca con più insistenza, ma senza esito, perché la difesa degli italiani è saldissima. Poi, al 19°, Sentimenti V — uno dei migliori in campo — con un formidabile tiro da una trentina di metri, manda il pallone a sbattere contro il montante sinistro, e, un minuto dopo, ripete l'azione mandando la palla contro la traversa. Ancora Sentimenti V, al 30°, indirizza in porta un magnifico pallone: il portiere elvetico si butta come un felino e riesce a parare. Scrosciano gli applausi, per l'uno e per l'altro.
Gli svizzeri si sono buttati al contrattacco. Il Modena ha rallentato la sua azione. Ciononostante, al 35°, ecco Brighenti, su passaggio, di Sentimenti V segna imparabilmente la quarta rete. Fra i migliori in campo; la difesa in blocco, Brighenti, Sentimenti V e Zecca da parte del Modena e il centro-mediano, l'ala destra, il mezzo-sinistro per il Servette.
Alla fine dell'incontro, il Console Italiano a Ginevra e il Presidente della Federazione Elvetica hanno consegnato al capitano Neri del Modena una coppa, legata con i colori della Confederazione. Precedentemente in onore della squadra partecipante al torneo aveva avuto luogo un rinfresco offerto gentilmente dalla Federazione Elvetica. Vi avevano partecipato le tre squadre campioni: di Svizzera, Belgio e Cecoslovacchia, rispettivamente, e il Modena, accompagnate dai singoli dirigenti. Il Presidente della Federazione Elvetica, dopo aver ringraziato i presenti, ha rivolto un saluto allo spirito continentale, augurando ogni fortuna.
PAUL VINKERS

Marcatori: Brighenti all'8° del primo tempo; nella ripresa, Cassani 4°, Del Medico al 5° e Brighenti al 35°.
Il MODENA ha giocato nella seguente formazione: Corghi; Silvestri, Braglia; Malinverni, Neri, Zoppellari; Romani, Brighenti (Sentimenti V), Zecca (Brighenti), Cassani, Del Medico (Tognoli).
Spettatori: 10.000 circa.
Arbitro: signor Lutz.

23 ago 2011

23 agosto 1998, Brescello - Modena 0-1

23 agosto 1998

COPPA ITALIA CON UNA PROVA CONVINCENTE IGIALLOBLU BATTONO UN BRESCELLO NON ANCORA AL MASSIMO – Le ambizioni del Modena trovano conferma – In gol con Carrus, gli ospiti hanno legittimato la vittoria con altre azioni incisive – I locali hanno però fallito un rigore con De Silvestro
0-1
BRESCELLO: Ramon; Caggianelli, Terrera (dal 8° st Esposito); Crippa, Medri, Chiecchi; Malpeli, Vecchi (dal 32° pt Pelatti); Pistella (dal 18° st Lunardon), Bertolotti. De Silvestro. In panchina: Bonato, Azzaro. Lorenzini, Vicentini. All. D'Astoli.
MODENA: Paoletti; Maino, Gibellini, Bucchioni, Altobelli; Brescia (dal 1° st Caputi), Pari, Nardini; Pietranera (dall'11° st Carrus), Cecchini, Mandelli (dal 42° st Losi). In panchina: Sansonetti, Dainelli, Zanoli, Arricca. All. Stringara.
Arbitro: Lion di Padova.
Marcatore: Carrus al 30° st.
Note – Spettatori paganti: 1336, incasso 25 milioni. Espulso: Medri al 39° st per gioco scorretto. Ammoniti: Crippa, De Silvestro, Altobelli, Pari, Cecchini. Angoli: 4-5.
Dall'inviato Paolo Reggianini
REGGIO – Conteranno anche poco queste partite di Coppa Italia, ma se c'è un anticipo di campionato, addirittura tra due squadre che nutrono serie ambizioni, ecco che anche un verdetto di mezza estate può nascondere qualche verità. Ha vinto il Modena, che non espugnava il Mirabello in gare ufficiali dal 1950, grazie ad una prova abbastanza convincente e in perfetta sintonia con un precampionato incoraggiante. E a proposito di test estivi si può dire la stessa cose del Brescello, che fino a ieri non aveva mai perso, mettendo in riga anche squadre di categoria superiore e subendo solo una rete.
Come nel derby amichevole con la Reggiana, vinto dai gialloblu di Stringara, anche ieri Mandelli ha dato un apporto decisivo, ribadendo uno stato di grazia quasi preoccupante e offrendo a Carrus un delizioso assist che il giovane sardo ha concretizzato con un tiro violento dal limite, che ha fatto secco l'imbattuto Ramon. Un lampo ma non isolato, visto che il Modena ha legittimato la vittoria sfiorando a più riprese la marcatura, come al 20°, sul preciso lancio di Altobelli e conclusione poco convinta di Pietranera salvata sulla linea da Crippa, o come nella ripresa, quando in due occasioni i legni della traversa hanno fermato i colpi di testa di Altobelli (deviazioni di un difensore) e di Gibellini sul cross di Bucchioni. Tuttavia la partita avrebbe potuto prenderà una piega ben diversa, se, al 4° della ripresa, De Silvestro fosse stato più fortunato sul calcio di rigore, decretato per una spinta di Nardini ai danni di Pelatti, spedito sul palo alla destra di Paoletti. Fin qui le azioni più significative. L'unica pecca del Brescello è stata forse quella di accusare più del Modena un calo fisico, soprattutto nel secondo tempo, che ha consentito agli ospiti, sostenuti da una maggiore freschezza e da qualche individualità di spicco (leggi Cecchini) di tenere in pugno con autorità la partita. E che il Modena avesse più energie nella gambe lo dimostrano le due volate del 36enne Fausto Pari, che in un paio di circostanze, nella ripresa, ha tolto il Modena dai guai con salvataggi provvidenziali, il più impegnativo dei quali, al 36°, su Pelatti.
Mandelli è già in forma strepitosa – Pari e Nardini sono due certezze
Paoletti 6. Nessun intervento decisivo, graziato in occasione del rigore.
Maino 6. Vigila sulla fascia destra, buon apporto soprattutto in fase di contenimento.
Gibellini 6,5. Non è fortunato quando un suo colpo di testa finisce sulla traversa. Senza sbavature il suo lavoro nella zona centrale difensiva.
Bucchioni 6. In progresso rispetto allo scorso anno ma mostra sempre qualche lacuna. Come nell'azione del rigore. Un buon assist in attacco nella ripresa per la testa di Gibellini.
Altobelli 6,5. Con il sinistro fa cose eccellenti, soprattutto nei lunghi lanci, la precisione è la sua dote migliore.
Brescia 6. Stringara lo prova come esterno destro. Bene solo a tratti e ancora un po' impacciato.
Pari 6,5. Dirige la squadra con sapienza. Continuo nell'arco nei novanta minuti con recuperi anche decisivi.
Nardini 6,5. Giocatore indispensabile in un centrocampo che deve ancora trovare un suo equilibrio definitivo.
Pietranera 6. Condizioni fisica non ancora al meglio, si muove bene, qualche errore di troppo nelle conclusioni. Cecchini 6,5. Sempre presente nelle azioni più incisive. I suoi suggerimenti sono sempre preziosi.
Mandelli 7. È in grande forma, c'è solo da augurarsi che continui così fino al campionato.
Caputi 6. Non è migliorato rispetto allo scorso anno.
Carrus 6,5. Un gol tanto per cominciare. Un '79 così farà molto comodo in questa stagione.
p.r.


STRINGARA SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE DEI SUOI: TRE PUNTI CHE CI DANNO MORALE ANCHE SE BISOGNA CRESCERE ANCORA – “Per ora va bene così, ho tratto delle buone indicazioni”
Servizio di Alberto Bombarda
REGGIO EMILIA — Tre punti al primo impegno ufficiale, tanto per gradire. E chi deve dimostrare di avere la mentalità vincente deve giocare sempre cosi, con un unico pensiero in testa e nelle gambe dal primo all'ultimo secondo. Era Coppa Italia, d'accordo, ma si giocava contro una formazione di C1 e nemmeno l'ultima arrivata. Il Modena ha subito fatto capire di che pasta è fatto e mister Stringara sottolinea a fine gara di essere rimasto soddisfatto.
“Ero curioso io, come tutti, di vedere all'opera questa squadra con i tre punti in palio e devo dire che ho tratto buone indicazioni. È sempre importante vincere, soprattutto quando si tratta del primo appuntamento che conta della stagione, e alla fine oltre al risultato ritengo che si sia vista una partita piacevole. I tre punti fanno bene al morale nostro ma in generale di tutto l'ambiente, compreso quello di tutto il pubblico di fede gialloblu che ci ha seguito. A proposito dei tifosi, alla fine siamo andati a salutarli per ringraziarli e spero che durante il campionato riusciremo a ripagarli del loro affetto”.
Una squadra quella canarina che ha già fatto intendere di volere sempre il comando delle operazioni in pugno, dimostrando già un'organizzazione tattica discreta. “Certamente dobbiamo migliorare ancora in diverse cose — afferma Stringara — ma qualche movimento giusto c'è stato. Credo che in generale la formazione abbia tenuto il campo degnamente: dobbiamo sempre considerare che giocavamo contro una squadra di pari categoria e accreditala come il Brescello. Ai punti mi sento di dire che avremmo meritato noi di vincere”.
Sentiamo dal tecnico gialloblu sotto quali aspetti il Modena deve ancora progredire. “Mi aspetto un lavoro più intenso da parte degli esterni difensivi, Maino e Altobelli: in ogni gara devono scendere almeno 7/8 volte sul fondo e crossare al centro. Altri come Pietronera, Caputi e Brescia devono ancora trovare la forma fisica ideale, ma tenendo conto del caldo che faceva credo che tutti abbiano fatto quanto potevano in questo momento. E visto che ci mancavano pure pedine come Vincioni, Putelli e Di Cintio, ribadisco che sono soddisfatto”.
Visto che il 'suo' Livorno lo scorso anno è arrivato in semifinale di Coppa, sentiamo da Stringara quale importanza abbia per lui questa competizione. “Non mi interessa conquistare il trofeo, preferisco due punti in più in campionato piuttosto che arrivare alla finale. Ma quando c'è da vincere, ci proveremo sempre”.