28 ago 2011

28 agosto 1994, Modena - Pistoiese 2-1

28 agosto 1994

PARTONO BENE I CANARINI CHE FALLISCONO UN RIGORE, COLPISCONO UN PALO E SEGNANO DUE RETI – Modena, all'improvviso Pellegrini – Dopo un primo tempo incolore, due intuizione del capitano mandano ko la Pistoiese - Rischi solo nel finale
2-1
MODENA: Bandieri; Ballanti, Mezzetti; Bosco, Ferrari, Campedelli (dal 16° st Corellas); Modelli (dal 32° st Barbieri), Puccini, Paolino, Pellegrini, Bonfiglio. A disp.: Piraccini, Zoboli, Ferrante. All. Mazzola.
PISTOIESE: Pagotto; Russo, Gutili; Cotroneo (dal 28° st. Manfredini), Bellini, Mignani; Campioli, Nardi, Lorenzo, Pregnolato, Zanini. A disp.: Trombini, Barbini, Caridi, Capobianco. All. Clagluna.
Arbitro: Sputore di Vasto.
Reti: Bonfiglio al 18° st., aut. Lorenzo al 21° st, Manfredini al 35° st.
Note – Spettatori paganti: 2342 per un incasso di 36.620.000 più 415 abbonati (quota 9 milioni circa). Ammonito: Pregnolato. Angoli: 4-8.
Servizio di Paolo Reggianini
MODENA — La lunga e tormentata estate gialloblu aveva reso agli occhi dei modenesi la C1 alla stessa stregua di un mostro pronto a divorare tutti i malcapitati. C'era il timore che la timidezza di qualche giovane debuttante potesse giocare brutti scherzi, aggiungendo alla delusione per il mancato ripescaggio, le prevedibili difficoltà di ambientamento in una categoria che non ha pietà per nessuno. Insomma, anche se il Modena è stato indicato nel lotto delle favorite, ma solo per il nome che porta e per il suo recente passato, nessuno poteva immaginare un avvio così scoppiettante. E così sulla scia del successo di Coppa Italia, anche in campionato la formula all'insegna del largo ai giovani si è rivelata azzeccata sia sotto il profilo dei risultato ma anche per i toni agonistici espressi da una gara tutto sommato apprezzabile. Evidentemente la differenza tra B e C è talmente sottile da far apparire addirittura questo Modena, radicalmente cambiato negli uomini ma soprattutto nello spirito, migliore rispetto a quello che ambiva ai vertici tra i cadetti. Ma del passato e dei ricorsi, l'ambiente gialloblu non ne vuole più sentire parlare. Quello che importa è che Ferruccio Mazzola, con il suo carico di modestia, ha saputo presentare ai nastri di partenza una squadra più che decorosa. L'innesto di Bosco è stato fondamentale per dare consistenza alla difesa costretta a sopperire all'assenza di Bertoni (frattura alla mandibola, fuori due mesi) con giovani come Ferrari, in grado di ricoprire la parte nel modo giusto. Ai fini, poi, del risultato finale, le impennate di Pellegrini, giocatore di classe ma ancora troppo discontinuo, hanno impresso alla manovra canarina brio ed efficacia. Non a caso, sia in occasione del primo ma anche del secondo gol, l'apporto del capitano è stato fondamentale. Tutto è successo nella ripresa: al 18°, Pellegrini ha lavorato un buon pallone sulla destra e sul conseguente cross, l'imprevedibile Bonfiglio, con un tocco felpato e intelligente di esterno sinistro, ha bruciato tutti sullo scatto, appoggiando la palla sul primo palo. Rotto il ghiaccio, il Modena ha preso coraggio e subito ne ha approfittato replicando, al 21°. Punizione dal limite dell'area, tocco di Paolino per Pellegrini e splendida esecuzione di quest'ultimo. La dea bendata, per l'occasione, alleata dei modenesi, ha fatto sì che sulla traiettoria si trovasse in barriera Lorenzo, il quale con un tocco innocente di testa, ha impresso alla sfera un effetto beffardo.
A quel punto, dopo un paio di affondi mancati il Modena si è sgonfiato. Sono emersi i soliti limiti di tenuta e la paura di vincere ha favorito una Pistoiese, che, a quel punto, nulla aveva da perdere. Con l'ingresso del giovane di colore Manfredini, prodotto del vivaio juventino, i canarini hanno perso qualche colpo affidandosi solo al contropiede per prendere fiato. Al 35°, in seguito ad un malinteso tra i difensori, il 'negretto' toscano ha colpito con freddezza, trasformando il finale in un autentico calvario per i padroni di casa. Al Modena venivano a mancare punti di riferimento in campo e la paura di aver sprecato troppo, prendeva il sopravvento. Infatti, nel primo tempo (15°) i canarini si erano mangiati una ghiotta opportunità con un rigore fallito da Paolino, decretato dall'arbitro per un tocco di mano di Bellini su girata dello stesso attaccante. Senza energia Paolino calciava debolmente rendendo più facile del previsto la deviazione del portiere.
Nella ripresa, tre azioni, tutte nei primi minuti, annunciavano poi l'uno-due di metà ripresa. Al 1°, palo di Pellegrini su manovra personale dalla destra; al 2°, ancora da un'iniziativa del capitano, conclusione da facile posizione di Campedelli; al 9°, rimpallo favorevole di Paolino su Pagotto, tale da rendere necessario il provvidenziale intervento di Bellini sulla linea per evitare il peggio. E così nel finale, con il fiatone, il Modena ha difeso a denti stretti ì suoi primi tre punti. Al 42°, Bandieri, con una schiacciata degna del migliore pallavolista, ha spedito sopra la traversa una mina vagante, mentre il sempre pericoloso Lorenzo (da segnalare un suo preciso colpo di testa, al 14°) con un'insidiosa girata, al 43°, ha sfiorato la traversa bruciando le speranza degli arancioni e consentendo al Modena di chiudere a braccia alzate questo prima prima tappa.
Il mostro della C1, seppur con un notevole sforzo, è stato subito esorcizzato.
MODENA / MAZZOLA SPIEGA COME È AVVENUTO IL CAMBIO DI MARCIA TRA PRIMO E SECONDO TEMPO – “Squadra corta e il gioco è fatto” – “Spostando Pellegrini vicino alle punte tutto si è risolto”
Servizio di Roberto Grimaldi
MODENA — “Erano anni che cercavamo di partire con il piede giusto, ma ci era sempre andata male: negli ultimi campionati la gara d'esordio coincideva quasi sempre con una sconfitta. Per questo la vittoria di oggi ha un sapore particolare”.
Così Francesco Farina commenta la giornata positiva del “suo” Modena. Non è più il presidente, ma questa squadra giovane e sbarazzina è un po' una sua creatura. Nel dopo-partita si aggira soddisfatto negli spogliatoi, al suo fianco è sempre presente il suo avvocato, Michele Laraia, che nei giorni scorsi gli ha fatto da scudiero sui campi di battaglia giudiziari del palazzo milanese.
I tifosi sono soddisfatti, gridano: “serie B-serie B”, indirettamente appoggiano la sua crociata contro la Federcalcio.
Una squadra costruita con mezzi limitati ha vinto la sua prima gara, incamerando i primi tre punti. Cosa si può pretendere di più?
“Siamo andati malino nel primo tempo — continua Farina — poi nella ripresa ci siamo disposti meglio sul campo e abbiamo legittimato la vittoria. Nel finale abbiamo sofferto un po', ma normale: la squadra è giovane e inesperta, deve imparare a gestire meglio il risultato”.
Sulla stessa lunghezza d'onda si trova il tecnico Mazzola, che spiega come sia avvenuto il cambiamento di marcia della squadra canarina tra il primo a il secondo tempo. “Nella prima frazione di gioco — dice il mister gialloblu — la squadra era lunga, mancava il rifornimento tra il centrocampo e le punte. Ma i motivi dell'inizio difficile sono stati anche altri: diversi elementi di questa squadra sono giovanissimi, lo abbiamo detto tante volte. L'emozione della gara d'esordio ha giocato un brutto scherzo, abbiamo faticato a sbloccarci. A questo aggiungiamo il caldo, la prima partita che conta della stagione disputata in casa, che ti spinge sempre a giocare contratto. C'è voluto un po' di tempo per sbloccare la situazione e soprattutto un piccolo cambiamento della nostra disposizione in campo”.
— Cos'è cambiato esattamente dal punto di vista tattico?
“Ho chiesto a Pellegrini di giocare più vicino alle punte, in modo da accorciare la squadra e renderci più pericolosi negli ultimi sedici metri. Le cose sono andate meglio fin dalle prime battute del secondo tempo, e direi che la vittoria è stata meritata, oltre ai due gol ci siamo resi pericolosi in altre occasioni: Pellegrini ha colpito un palo e Campedelli ha impegnato il loro portiere con un bel rasoterra alla fine di una azione ben congegnata al limite dell'area”.
— Perché tanta sofferenza proprio quando sul due a zero la squadra avrebbe potuto mantenere il due a zero giocando in contropiede?
“Un peccato di gioventù — risponde Mazzola — non abbiamo ancora la necessaria personalità per gestire il vantaggio con tranquillità. Ma in questo possiamo migliorare. Non facciamoci illusioni, comunque: in serie C le partite saranno tutte così, all'insegna della sofferenza. Non esistono partite dal finale scontato”.
— Cosa ne pensa del pareggio interno del Bologna?
“È sicuramente un risultato a sorpresa, ma fa capire quanto sia difficile questa categoria. Se si entra in campo senza la giusta dose di umiltà si rischia la figuraccia”.
— Come giudica la prova del neo acquisto Bosco?
“Ottima, anche se nel finale ha sentito un po' la fatica e ha accusato crampi ai polpacci. Quando starà meglio fisicamente potrà sganciarsi a centrocampo e partecipare dì più all'azione”.
— Martedì si va a Roma per affrontare la Lazio in Coppa Italia. Con che spirito si dovrà affrontare questa trasferta? “Prendiamola come una gita premio — dice Mazzola — pensiamo ad onorare la maglia ma senza spremerci. Alcuni giocatori sono stanchi, in diversi non hanno ancora i novanta minuti nella gambe. Credetemi, meglio pensare al campionato”.
MODENA / SPOGLIATOI – Paolino sul rigore fallito: “Ho calciato malissimo”
MODENA — Poteva essere il suo primo gol in campionato, segnato davanti al pubblico amico e necessario per sbloccare una squadra che nella prima frazione di gioco stentava a decollare. Invece sul tiro dagli undici metri che lui stesso si era guadagnato, il portiere Pagotto gli ha detto no. Paolino deve così rimandare a domenica prossima l'appuntamento con il gol. Lui stesso spiega come è andata. “Innanzitutto il rigore c'era: su cross di Bonfiglio ho colpito il pallone al volo, e un difensore ha stoppato il tiro, con un braccio”.
Il pubblico si aspettava Pellegrini sul dischetto, invece si è presentato Paolino: “I rigoristi siamo noi due, in allenamento siamo noi che tiriamo dagli undici metri. Decidiamo sul campo volta per volta chi è che deve incaricarsi dell'esecuzione. Questa volta me la sentivo io di tirare e sono andato sicuro sul dischetto. Purtroppo — continua Paolino — ho commesso l'errore di cambiare angolo all'ultimo momento e ho finito per calciare malissimo. Il tiro è risultato fiacco, addirittura è rimbalzato a terra prima di raggiungere lo specchio della porta. Peccato”.
r.g.
Bonfiglio, gol per Bertoni – “Senza volere sono stato io a fargli male. Spero che si riprenda presto: per noi è importante. Buon assist di Pellegrini. Io ho avuto il merito di anticipare tutti. Peccato ritornare in panchina...”
Servizio di Roberto Grimaldi
È stato chiamato a sostituire lo squalificato Landini e lo ha fatto nel migliore dei modi. Dopo uno spezzone di gara non eccezionale, come spesso capita ai bomber dì razza, si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, piazzando la zampata vincente e sbloccando il risultato. Un gol preziosissimo quello di Bonfiglio, un mancino forse ancora un po' disordinato nel gioco ma capace di reti spettacolari e imprevedibili, proprio come quella segnata alla Pistoiese. “Attenzione, diamo un po' di merito anche a Pellegrini — attacca Bonfiglio — che è stato abilissimo nell'incunearsi in area di rigore mettendo al centro un pallone molto invitante, io sono stato bravo nell'anticipare tutti. E qui devo ringraziare Melotti, è lui che mi ha sempre detto che sui cross bassi dal fondo una delle due punte deve tagliare sul primo palo, in questi casi l'importante è arrivare sul pallone prima del difensore, così ho colpito al volo un po' di tacco e un po' di esterno. La palla mi è arrivata sul sinistro, il mio piede naturale, e tutto è risultato più facile”.
Per Bonfiglio si tratta del secondo gol con la maglia del Modena. Il primo in assoluto lo aveva segnato lo scorso anno a Ravenna. Ma è pur sempre la prima rete della stagione, e una dedica è d'obbligo: “Dedico questa rete ad Alessandro Bertoni, che domani (oggi per chi legge) sarà operato. Purtroppo si è fatto male in uno scontro fortuito che ha avuto con me durante l'allenamento di venerdì. So che si è fratturato la mandibola: mi dispiace moltissimo. Spero che si riprenda presto, per noi è importante!”
Domenica prossima rientrerà Landini, e può darsi che Bonfiglio debba ritornare in panchina. “È vero, c'è questa possibilità. Tornare tra le riserve, dopo aver segnato un gol, dispiace. Comunque il mister è sempre stato chiaro con noi: ci sono cinque attaccanti che partono alla pari, e alla domenica gioca il più in forma. Mi giocherò il posto in squadra durante la settimana, poi si vedrà”.
Tra i protagonisti della gara è da citare anche capitan Pellegrini, autore dell'assist per Bonfiglio e del gol su calcio piazzato. “Ho tirato una punizione simile a quella che mi ha permesso di segnare col Cosenza. Nel calcio si va a periodi in questo momento segno ogni volta che tiro in porta. Ora tutto ci sta andando bene, ma potrebbero arrivare i periodi di magra: a quel punto i tifosi dovranno avere pazienza e continuare a sostenerci”.
MODENA / LE PAGELLE: OTTIMO ESORDIO DELL'EX PISANO – Ecco Bosco, buona la prima - Ferrari non fa rimpiangere Bertoni – Pellegrini intona ma Paolino stecca
Pagelle di Paolo Reggianini
BANDIERI 6,5. Resta inoperoso per quasi un'ora. Lo sveglia Lorenzo, al 59°, ma il portierone è presente. Si disimpegna bene nel finale nelle uscite respingendo con sicurezza i lunghi e disperati traversoni dei toscani. BALLANTI 6,5. Un marcatore che non concede sconti a nessuno. Si prende in cura Zanini e non lo molla un attimo. Quando è il momento va a dare aiuto ai compagni con interventi energici.
MEZZETTI 6,5. È un altro giocatore rispetto al passato, più smaliziato e sicuro nelle iniziative. Ha tratto sicuro giovamento dalla difficile esperienza a Trento. La squadra può avere in lui un costante punto di riferimento sulla fascia. Buoni margini di miglioramento.
BOSCO 7. Ieri ci si chiedeva cosa sarebbe stato del Modena di Vitali con un baluardo così sicuro. Ma è inutile porsi questi interrogativi. Mazzola ha trovato in lui il leader dì una difesa che offre una confortante sicurezza. Il neo gialloblu non ha sprecato un pallone e nei disimpegni brilla la facilità con la quale va a chiudere tutti i varchi. I crampi lo tradiscono nei momenti finali.
FERRARI 6,5. Non farà rimpiangere Bertoni, anzi, quando tornerà il titolare, occorrerà trovargli un posto. Ma è un problema non di attualità. Controlla Lorenzo e di testa se la cava benone.
CAMPEDELLI 6,5. Un giovanissimo su cui puntare. Lavora nella penombra su Campioli, poi Pellegrini gli offre
sul piatto una palla invitante che il mediano calcia con precisione ma senza fortuna.
MODELLI 6,5. Spesso le sue frequenti iniziative rischiano di restare isolate. Deve migliorare soprattutto sotto questo profilo per non sprecare tanta energia.
PUCCINI 6. Il suo è un compito non facile dovendo giocare una infinità di palloni nella zona nevralgica del campo. Cresce nella ripresa quando lo spostamento in| avanti di Pellegrini gli offre maggior spazio per operare.
PAOLINO 6. In generale una discreta prova, ma quel rigore, calciato così male, proprio non ci voleva. Si guadagna con caparbietà il “premio” dagli undici metri, lotta come un leone sfiorando anche la marcatura. Forse necessita di una maggiore assistenza da parte dei compagni.
PELLEGRINI 6,5. È l'ago della bilancia. Se gioca a nascondino come nel primo tempo sono dolori, ma appena sale in cattedra, soprattutto in C1, può fare la differenza. Colpisce un palo, manda in gol Bonfiglio e segna, pur con l'ausilio di Lorenzo, la rete del raddoppio con un tiro di grande classe. Può bastare...
BONFIGLIO 6,5. È una “testa matta” e come tale ne combina di tutti i colori. Ma quando riesce a segnare gol di questo tipo, fa dimenticare quelle ingenuità e quegli errori che lo rendono ancora incompleto.
CORELLAS sv. Meglio rispetto a sette giorni fa. Offre un buon contributo nei concitati minuti finali.
BARBIERI sv. Si mette a disposizione sulla destra prendendo il posto di Modelli.
PSITOIESE – Clagluna: “Il Modena? Non mi ha sorpreso”
Iniziare con una sconfitta non piace a nessuno, nemmeno a Clagluna. Il tecnico della Pistoiese cerca di nascondere la sua delusione, andando a trovare aspetti positivi in una giornata che per la sua squadra non è stata certo brillante. Il battaglione gialloblu è partito in sordina, pochi pensavano che questa squadra fosse capace di rifilare due gol al primo avversario di turno. Clagluna, però, non si dichiara sorpreso di aver Incontrato un Modena così.
“La squadra gialloblu me l'aspettavo esattamente così: vivace, brillante, capace di metterti in difficoltà. Non mi aspettavo invece una Pistoiese così brillante: eravamo a corto di preparazione, questo io lo sapevo benissimo. Pensavo che all'inizio per noi ci fossero più difficoltà, invece abbiamo tenuto il campo con autorità. Nei primi 45 minuti — continua Clagluna — pur non creando grossi pericoli a Bandieri siamo stati padroni del centrocampo. Ci è mancato solo il gol, se fossimo riusciti a sbloccare subito probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Nel secondo tempo siamo stati sfortunati: proprio nel momento in cui stavamo cominciando a capire che osando di più si poteva anche andare in gol. abbiamo subito prima la rete di Bonfiglio e, subito dopo, quella di Pellegrini. A quel punto la partita si è chiusa. Nonostante ciò, la mia squadra ha continuato a spingere, arrivando anche ad accorciare le distanze. Da questo punto di vista la Pistoiese è senza dubbio da elogiare”.
r.g.

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