24 mar 2014

Arezzo-Modena 2-2 (1-1), Arezzo, Stadio Comunale, 22 marzo 1987

Il Modena che andò il 22 marzo ad Arezzo era una squadra in salute. Tornata a vincere la settimana precedente (1-0 contro il Catania al Braglia) dopo 5 turni di astinenza e nona in classifica (ma a soli tre punti dalla zona promozione) la truppa di Mascalaito contava di poter sconfiggere gli amaranto per nobilitare il primo campionato di B dopo un’assenza di 8 stagioni. Come testimonia il giornale dell’epoca, ci arrivò molto vicina…



XXV. Arezzo-Modena 2-2 (1-1), Arezzo, Stadio Comunale, 22 marzo 1987
AREZZO: Orsi; Minoia, Butti; Mangoni (53′ Pagliari), Pozza, Gozzoli; Dell’Anno, Ruotolo, Di Mauro, De Stefanis, Ugolotti. All.: Riccomini. A disp.: Bastogi, Tei, Ermini, Neri.
MODENA: Meani; Catellani, Torroni; Piacentini, Ballardini, Boscolo; Longhi (46′ Rubino), Santini, Frutti, Bergamo, Rabitti. All.: Mascalaito. A disp.: Ballotta, Re, Mochi, Ferraris.
Arbitro: Di Cola di Avezzano.
Marcatori:
Arezzo: Ruotolo (26′), Ugolotti (rig. 90′).
Modena: Frutti (5′, rig. 48′).
Note: spettatori: 5000 circa, di cui 3694 paganti, per un incasso totale di 65 milioni. Ammoniti: Ballardini, Meani, Butti. Al 39′ Frutti calcia sul palo un calcio di rigore.
Modena beffato allo scadere – Con un discutibile rigore di Ugolotti l’Arezzo agguanta i canarini in vantaggio grazie ad una doppietta di Frutti – Il centravanti però sbaglia un penalty. 2-2

Catellani in marcatura.
Catellani in marcatura.

AREZZO — Si morde le mani Mascalaito. Vedere sfumare il sogno di una preziosa vittoria proprio all’ultimo secondo, causa una eccessiva leggerezza dell’arbitro, nel concedere un rigore assai discutibile agli avversari, non piace a nessuno. Soprattutto, se in precedenza, sempre a proposito di rigori, Frutti ne aveva sbagliato uno. Ma, a mente fredda, è giusto accontentarsi, il risultato va bene così, perché l’Arezzo, sì, ha strappato con l’aiuto di Di Cola il pari all’ultimo secondo, ma in precedenza aveva colpito i legni della porta con Ruotolo, fallito almeno un paio di occasioni-gol, più difficili da sbagliare che da realizzare e tenuto in mano il pallino del gioco per almeno tre quarti dell’incontro. Una sfida a tratti spigolosa, nervosissima nei momenti topici, caratterizzata, come detto, da un altalenarsi di reti e di episodi che alla fine hanno inevitabilmente logorato la lucidità di tutti gli uomini. In campo le formazioni titolari: Riccomini recupera il funambolico Dell’Anno, Mascalaito conferma lo schieramento del dopo-crisi. La partita prendeva subito una direttiva precisa dopo una manciata di minuti. Lancio in profondità di Boscolo per Frutti, l’attaccante raccoglieva in area, si girava tallonato da Pozza e con un preciso diagonale da sinistra a destra infilava Orsi. A quel punto l’attenta disposizione di un Arezzo ancora in fase di studio andava a farsi benedire. La rete subita destava non poco i toscani, che iniziavano un assalto tambureggiante, a parte una piccola parentesi, fino alla fine.
Meani predispone la barriera
Meani predispone la barriera

Il campo si inclinava tutto verso la difesa modenese e per Meani, certamente tra i migliori, iniziava il duro lavoro. Il non perfetto tamponamento a centrocampo dei canarini dava via libera alla riscossa avversaria. Al 12°, Ugolotti staccava in velocità Catellani, e metteva Meani in condizione di salvarsi di piede. 14°, poteva essere il pareggio, ma Mangoni, a pochi passi dalla porta, sparacchiava fuori. Il Modena accusava, si difendeva con ordine ma non trova la forza per imporre il proprio gioco. Al 16°, una punizione di Dell’Anno indirizzata verso l’angolo alto chiamava al lavoro ancora Meani. La sofferenza aretina trovava la giusta ricompensa a metà tempo, una rete cercata a tutti i costi, realizzata da Ruotolo, pronto a sfruttare un violento rasoterra di Dell’Anno. Riequilibrata la situazione, il Modena trovava nuova vivacità. Al 39°, altra emozione, altro angolo, questa volta dei canarini. Bergamo veniva strattonato in area da De Stefanis, rigore netto. Al dischetto andava Frutti, ma il bomber si vedeva respingere la sua precisa conclusione dal palo. Si andava così alla ripresa, il Modena perdeva Longhi per infortunio e Mascalaito inventava un nuovo assetto, con Ballardini centromediano, Catellani libero. Come all’inizio, i primi minuti davano ancora uno scossone alla partita. Ancora un rigore, decretato senza esitazioni dal direttore di gara e ancora Bergamo vittima di turno. Questa volta Frutti aggiustava la mira e per Orsi non c’era nulla da fare.

11111111111il fallo su pagliari,da cui scaturirà il rigore del definitivo pareggio aretino
Il fallo che procurò ai toscani il rigore del pareggio allo scadere.

Oltre al danno della mancata vittoria si aggiunse una beffa che avrebbe influito sul prosieguo del campionato dei gialli. Al termine della gara infatti l’allenatore Mascalaito si accapigliò con il massaggiatore aretino Occhini nel sottopassaggio che conduceva agli spogliatoi, il tutto sotto lo sguardo attento dell’arbitro. Tre giorni dopo il giudice sportivo squalificò il mister veronese fino a tutto il 25 agosto. La squalifica sarebbe stata poi ridotta di 15 settimane, ma al suo ritorno in panchina, il 10 maggio in casa contro il Messina, Gigi avrebbe ritrovato i canarini a soli quattro punti dalla zona retrocessione e  incapaci di vincere per tutta la durata della sua assenza.

Tabellino e notizie da “Modena F.C. 1912-2012″, a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra, Simonini Alessandro, Modena, 2012, Artioli Editore.

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