28 mar 2014

La fondazione del Modena F.C. (II Parte). L’Associazione Studentesca.

La seconda parte della storia della fondazione del Modena F.C. riguarda i primi passi dell’Associazione Studentesca del Calcio, la squadra creata su impulso di Luigi Ventura, studente di Ingegneria nativo di Bisceglie. Quello che verrà pubblicato è il frutto della ricerca mia, di Gilberto Guerra e di Alessandro Simonini ed è servito come base per il primo capitolo del I volume del libro Modena Football Club 1912-2012 (a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini) edito nel maggio del 2012 da Artioli Editore per il centenario del club. In quella sede per ragioni di spazio non tutto era stato pubblicato, ora approfitto di Parlandodisport per pubblicare una versione riveduta e corretta di quelle pagine, arricchita con alcune trascrizioni dei testi originali dei giornali e, possibilmente un più vasto apparato iconografico. 
Se gli exploit dei ginnasti della Panaro furono assolutamente sporadici e quelli dei ginnasiali della Virides troppo poetici per portare alla crescita del movimento calcistico a Modena lo stesso non si può dire dell’attività dell’Associazione Studentesca del Calcio, che del 1910 alla nascita del Modena F.C. rappresentò la città nelle competizioni calcistiche regionali.
Il primo verbale di assemblea dell'Associazione Studentesca. Era il 20 gennaio 1910.
Il primo verbale di assemblea dell’Associazione Studentesca. Era il 20 gennaio 1910.




L’Associazione Studentesca del Calcio fu fondata, nel gennaio del 1910, principalmente per merito di Luigi Ventura, detto “Papagni”, studente originario di Bisceglie e appassionato footballer che, vuole la leggenda, per primo portò un vero pallone di cuoio a Modena. Insieme a lui, a promuovere l’attività della società era Ugo Mariani, altro studente dell’Istituto Tecnico che forniva al neonato club la maggior parte dei giocatori. La sede era presso il Cafè Violi in Viale Vittorio Emanuele, il campo da gioco, prima nella zona di Viale Tassoni ( più o meno dove adesso sorge la Stazione delle autocorriere ), fu spostato per non infastidire i residenti in Piazza d’Armi. Le maglie erano rosse e il nome della società veniva abbreviato dagli appassionati locali e dai giornalisti in ASM, mentre fuori città aveva preso campo il nome AC Modena, con omissione del riferimento alla natura di studenti dei componenti la squadra. L’associazione fu effettivamente costituita, con la lettura dello statuto statuto, il 20 gennaio 1910, quando già da alcune settimane i primi footballers si allenavano nei prati e nei parchi cittadini. Come presidente fu nominato Donato Ventura, fratello di Luigi, affiancato da Valentino Arangio Ruiz, in veste di segretario e Dionisio Scardovi e Mario Mori quali consiglieri; il fondo cassa era di L. 19,10.

L'atleta olimpico Massimo Cartasegna. Giocò nel 1910 con l'ASC di Modena e nel primo dopoguerra fu arbitro federale.
L’atleta olimpico Massimo Cartasegna. Giocò nel 1910 con l’ASC di Modena e nel primo dopoguerra fu arbitro federale.


Il passo successivo fu la ricerca di un campo: dopo aver vagliato varie ipotesi, grazie all’interessamento fattivo del Presidente della Panaro, Avv. Pacifico Levi, i ragazzi dell’Associazione Studentesca del Calcio ottennero dai vertici militari cittadini l’utilizzo del Campo di Marte, l’area verde prospiciente la caserma dell’artiglieria campale. Con il vulcanico Papagni come direttore tecnico e capo supremo, l’allegra combriccola di studenti puntò da subito in alto. Invece di affrontare la Virides di Fioravanti, per saggiare le proprie forze, dopo due soli mesi di allenamento svolti nell’area di Piazza d’Armi oggi occupata dal vecchio Palazzo dello Sport, sfidò un avversario “foresto”, la  Vis et Virtus di Mantova. La decisione fu presa, però, solo dopo che nei ranghi erano entrate alcuni nuovi giocatori, studenti universitari fuori-sede reclutati dal Ventura, con precedenti esperienze calcistiche in realtà più avanzate.  Tra questi (Braga Camillo Luigi, Dal Bianco Guido, Beccherini Bruno) spiccava sicuramente il torinese Massimo Cartasegna, olimpico di mezzofondo a Londra nel 1908, appassionato di calcio con alle spalle qualche partita quasi seria in varie squadrette piemontesi, e a Modena come studente universitario. Il 13 marzo 1910 un undici in maglia rossa tenne a battesimo la prima partita di calcio “semi-ufficiale”, non estemporanea, insomma amichevole ma non troppo, mai disputatasi a Modena.

Articolo del Panaro sulla prima partita amichevole dell'Associazione.
Articolo del Panaro sulla prima partita amichevole dell’Associazione.


Per l’ASCM scesero sul Campo delle Manovre, anche detto Campo di Marte, Ventura Donato in porta; Dal Bianco e Sgarbi terzini; Mariani, Scardovi, e Braga mediani; Ventura Luigi, (capitano), Beccherini, Cartasegna, Reggiani e Zanasi Canzio in attacco. I mantovani, in maglia bianco-nera risposero con Modena; Gallazzi e Michielotto; Tappa, Delaiti (capitano) e Guvi; Tugola, Camporese, Soresina. Muratori e Carpi. Arbitro era Valentino Arangio Ruiz, studente di Modena e sodale dell’Associazione Studentesca. Il match finì 1-1 e vi assistette un buon pubblico cui si dovette raccomandare però di te­nersi lontano dalla linea di campo per non intralciare il libero svolgersi della ga­ra. I mantovani, più rodati giocarono d’insieme, i rossi dell’Associazione ci misero l’ardore e qualche buona individualità e pareggiarono nella ripresa. Dopo la partita Ventura e i suoi portarono gli avversari al Bar Nazionale e gli offrirono una bicchierata.Il dado era tratto, non si sarebbe più tornati indietro. Ventura e Mariani contattarono quelli di Bologna, che avevano già una squadra da tempo, e li convinsero a mandare a Modena la squadra riserve. Mentre fervevano gli allenamenti per la partita, che bisognava dimostrare ai bolognesi che anche a Modena si sapeva giocare al football, il Mori, che coi piedi era lofi, ma sapeva far bene di conto, andò a caccia di supporters con un po’ di grana in “bisaca”.

Fu così che il 4 di aprile l’Associazione rimescolò un po’ le cariche sociali e diede il benvenuto a un paio di sportsman pieni di soldi come il tenente Claudio San Donnino, che fu gratificato della carica di Presidente Onorario, e il ragioniere Enrico Donati, della facoltosa famiglia israelita dei Donati, con più di una conceria e più di un parente banchiere, come vice-presidente. Per rimescolare un po’ le carte e perché anche la cultura voleva la sua parte a Presidente si promosse l’Arangio Ruiz, Valentino, figlio del Costituzionalista Gaetano professore alla facoltà di Giurisprudenza. I footballers incassarono, comprarono qualche pallone in più e continuarono ad ascoltare Papagni che rimaneva direttore tecnico. Con un altro mese di allenamento alle spalle, la voglia di fargliela vedere e qualche nuovo elemento in squadra l’Associazione scese in campo il 10 aprile contro le seconde linee del Bologna. Il cielo era per metà nuvoloso, intorno all’aguzza Ghirlandina, per metà chia­ro e percorso da sfilacciature di nubi bianche verso la cinta daziaria. Il campo era pieno di pozzanghere, e dava ai presenti 1’idea più di una caccia alle folaghe che non di una partita di calcio. I bolognesi, che ne avevano già viste di tutti i colori, si buttarono all’attacco, come a cercar di dimostrare la loro superiorità e segnarono subito con Pessarelli, poi continuarono a sparecchiare contro Biciocchi, il nuovo portiere, da tutte le direzioni, ma il fortino tenne, e alla fine i bolognesi, stanchi, furono sorpresi alla mezzora dal prode Paolino Reggiani che si buttò testa bassa in una mischia ad anticipare il portiere Bragaglia. La ripresa fu un assolo modenese: Beccherini, su un rigore piuttosto dubbio, Secchi dopo aver scartato mezza difesa avversaria e ancora Beccherini, al volo su cross di Pederzini, chiusero i conti sul 4 a 1. La netta superiorità guadagnò al giovanissimo club modenese la possibilità di sfidare la successiva domenica, sempre al Campo delle Manovre, la prima squadra rossoblu.

Ancora il Panaro sulla partita tra l'ASC e il Bologna II.
Ancora il Panaro sulla partita tra l’ASC e il Bologna II.


Luigi Ventura in una caricatura del 1912 di Mario Vellani Marchi.
Luigi Ventura in una caricatura del 1912 di Mario Vellani Marchi.


Il 17 aprile una Associazione Studentesca composta di  Rovina, Dal Bianco e Cartasegna; Mariani Ugo, Scardovi e Zanasi Canzio; Ventura, Beccherini, Secchi, Reggiani, e Braga, scese in campo alle 3 del pomeriggio contro un Bologna in dieci uomini per  l’assenza di un terzino. I campioni emiliani di IIIa Categoria schierarono Orlandi e Mirto; Nanni, Della Valle e Arnstein; Gradi,  Mezzano, Bernabeu, Rauch-Louis e Donati. Davanti a un pubblico enorme che non lesinò fischi agli ospiti, i bolognesi si portarono subito avanti per 2 reti a 0 contro un’ASC incapace di replicare. Verso il 40’ gli animi si surriscaldarono. Un giocatore rossoblu sparò verso la rete difesa da Rovina dalla distanza, il pallone destinato a finire sul fondo fu deviato da un bambino nella rete modenese. Apriti cielo! L’arbitro Brivio di Verona, socio dell’Hellas, convalidò il goal e i modenesi, capitan Ventura in testa, presero a contestare la decisione seguendolo per tutto il campo. Brivio fu irremovibile e il primo tempo si concluse sul 3 a 0 per i bolognesi. La ripresa vide un’ASC più gagliardo accorciare le distanze dopo una pressione che costrinse gli uomini di Arnstein, e di Antonio Bernabeu fratello del futuro fondatore del Real Madrid, Santiago, allora studente al Collegio Spagnolo di Bologna, nella loro metà campo. La speranza non era morta quando di traverso si mise nuovamente l’arbitro: Reggiani dopo un’azione confusa in area bolognese raccolse un pallone vagante e segnò il goal del 2 a 3 quando mancavano appena 9 minuti al fischio finale. Mentre i modenesi esultavano si udì un fischio dell’ineffabile Brivio: fuorigioco, il goal è annullato. Fioccarono le proteste, Brivio fu circondato ma ancora una volta non ritornò sui suoi passi e mantenne ferma la decisione. Avendone avuto abbastanza Papagni raccolse i suoi e li condusse fuori dal campo ritirandoli dalla contesa. Brivio assegnò la vittoria al Bologna e si diresse in stazione tra una marea montante di fischi e improperi. I bolognesi  e i modenesi si riunirono al Caffe Cacciatori dove fu offerto agli ospiti, da parte della Virides e della A.S.C.M., un son­tuoso rinfresco. Nei giorni successivi il diplomatico Arangio Ruiz fece sapere, per smorzare le polemiche, di accettare il verdetto dell’arbitro. Dello stesso avviso non fu invece Ventura che ritenendo la partita nulla per errore tecnico lanciò una nuova sfida ai bolognesi che non accettarono, ritenendosi giusti vincitori. Il clou stagionale si era consumato ma rimanevano ancora un paio di appuntamenti degni di nota. Il 24 aprile venne in città il Reggio FBC e fu preso a pallonate dai ragazzi di Ventura: 6 a 1, solito aperitivo e almeno questo derby lo si era vinto.  Arrivò anche il momento della sfida ai bianchi della Virides. L’associazione schierò le riserve che persero di schianto 3 a 0. In quella occasione fu inaugurato il nuovo “Campo dei Giochi” davanti alla Chiesa delle grazie tra Porta San Francesco e Porta Sant’Agostino. All’evento intervennero numerose autorità: per il prefetto il cav. Barani; per il sindaco il cav. Monelli; per l’U­nione Sportiva il sig. Giliberti; per la Società Corse sua ecc. il sig. Tito Giovanardi, con signora; l’as­sessore G. Agazzotti; per la :Camera di commercio il cav. Pio Vecchi; per la Società Panaro il direttore Vecchi; il cav. Tincani, R. Provveditore agli Studi; l’ispettore Segala; il prof. San­ti per il Liceo San Carlo. L’8 maggio sul campo del Te la prima squadra dell’Associazione fu invece sconfitta dalla Vis et Virtus di Mantova che restituì rinfresco e ospitalità.

La prima pagina de "Il Football", organo ufficiale della FIGC in cui si da notizia dell'avvenuta affiliazione dell'ASC ai ranghi federali, necessario preludio per la partecipazione ai campionati di III, II e I categoria. Il documento è stato fornito dallo storico di calcio lombardo Nicola Pascale.
La prima pagina de “Il Football”, organo ufficiale della FIGC in cui si da notizia dell’avvenuta affiliazione dell’ASC ai ranghi federali, necessario preludio per la partecipazione ai campionati di III, II e I categoria. Il documento è stato fornito dallo storico di calcio lombardo Nicola Pascale.


L’occasione per la rivincita si presentò ben presto ai rossi di Ventura sotto forma di un torneo a inviti e iscrizioni organizzato per volontà del munifico San Donnino. Sotto il patrocinio dell’US Modenese, la maggiore società sportiva modenese nel campo del ciclismo, del motociclismo e del pugilato, fu organizzato un programma di corse motociclistiche, da tenersi nella pista dell’Ippodromo, che avrebbero visto alla prova importanti nomi del motorismo italiano quali Messori,  Gardellin, Tabacchi,  Fontana, Morisetti, Masini, Rastrelli, Mascetti, Ambri,  Maffeis,  Taylor, Manarinì, Tirelli e Cavani. Nell’intervallo tra le gare si sarebbe svolto il Torneo “challenge” Coppa San Donnino, in palio una artistica coppa d’argento opera della Ditta Masi che la espone nei giorni precedenti le gare nella vetrine del proprio negozio di via Emilia. L’imprenditore Ermete Galli costruì una provvisoria staccionate di chiusura per il campo all’interno dell’ippodromo in cui si svolsero le partite. Il biglietto d’ingresso per tutte le manifestazioni fu fissato in £. 0,50 e il posto in tribuna a £. 1,50. Per un improvviso ritiro della Vis et virus di Mantova alla fine si disputarono il torneo la prima e la seconda squadra dell’Asscoazione Studentesca, la Virides e la Robur et Virus di Reggio Emilia. Il primo match vide opposte la prima squadra dell’ASC con Zanasi Silvio, Sgarbi e Folli; Zanasi Canzio, Pederzini e Mariani; Boni, Scardovi, Reg­giani, Levi e Cartasegna e la Virides con Comini, Cattania e Solmi; Anceschi, Rebucci e Maffei; Vaccari, Zibordi, Bertacchini e Gambigliani. Il match si disputò tra i fischid egli spettatori, in massima parte intervenuti per assistere alle gare motociclistiche e per nulla interessati al foot-ball.

Il trafiletto contenente la deliberazione di affiliazione della FIGC. Si noti come il nome del club è riportato in maniera erronea come Associazione STUDENTINA del calcio.
Il trafiletto contenente la deliberazione di affiliazione della FIGC. Si noti come il nome del club è riportato in maniera erronea come Associazione STUDENTINA del calcio.


Stanco per l’andazzo il prof. Fioravanti ritirò i suoi “bianchi” quando erano sotto per 3 a 0 e giurò che da lì in poi la Virides avrebbe disputato solo match amichevoli a inviti senza nulla in palio. L’incontro tra le riserve della Studentesca e la Robur et Virtus finì con un 4 a 0 che non ammetteva repliche. Nella seconda dei rossi, che in porta schierava il quindicenne Benassati, esordirono il fratello di Ugo Mariani, Luca e il terzino Ruini, all’ala c’era uno dei fratelli Vaccari, Francesco, il centravanti era il promettente Guido Colli. L’età media della formazione era di sedici anni e si preferì non far disputare la finale fratricida ai giovanissimi della seconda squadra… Nel frattempo, il 9 maggio la Federazione Italiana Giuoco Calcio deliberò positivamente sulla domanda di affiliazione presentata dall’Associazione: era l’ingresso di Modena nel calcio che contava…



Sunto dell’attività agonistica dell’Associazione Studentesca del Calcio – Modena per il 1910 (solo I squadra)
Associazione Studentesca del Calcio Modena – Vis et Virtus Mantova 1-1, Modena, Campo delle Manovre (Campo di Marte ), 13 marzo 1910
ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DEL CALCIO MODENA: Ventura D.; Dal Bianco, Sgarbi; Mariani, Scardovi, Braga; Ventura L., Beccherini, Cartesegna, 
Reggiani, Zanasi C.. All.: Ventura.
VIS ET VIRTUS MANTOVA: Modena A.; Gallazzi, Michielotto; Taffa, Delaini, Guvi; Cugola, Camporese, Soresina, Muratori, Carpi. All.: Modena.
Arbitro: Arangio Ruiz di Modena
Marcatori:
ASC Modena: ?
Vis et Virtus Mantova: ?
Note: prima partita dell’Associazione Studentesca Calcio
Associazione Studentesca del Calcio Modena-Bologna II 4-1 (1-1), Modena, Campo delle Manovre (Campo di Marte), 10 aprile 1910.
ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DEL CALCIO MODENA: Bicciocchi; Sgarbi, Dal Bianco; Pederzini, Braga, Mariani; Scardovi, Ventura L., Beccherini, 
Reggiani, Zanasi C.. All.: Ventura.
BOLOGNA II: Bragaglia; Chiara, Palmieri Pietro; Calzolari, Sandoni, Bac¬chetti; Sostegni, Serraglia, Pessarelli, Zi¬ni, Palmieri.
Arbitro: Arnstein di Bologna
Marcatori:
ASC Modena.: Reggiani (40’, 73’) Beccherini (rig. 65’), Secchi (70’)
Bologna: Pessarelli (5’)
Associazione Studentesca del Calcio Modena-Bologna 1-3 (0-3), poi abbandono del Modena all’81’, Modena, Campo delle Manovre (Campo di Marte), 
17 aprile 1910.
MODENA: Rovina; Dal Bianco, Cartasegna; Mariani U., Scardovi, Zanasi C.; Ventura L., Beccherini, Secchi, Reggiani, Braga. All.: Ventura.
BOLOGNA: Orlandi; Mirto; Nanni, Della Valle, Arnstein; Gradi, Mezzano, Bernabeu, Rauch-Louis, Donati.
Arbitro: Brivio di Verona
Marcatori:
ASC Modena: ? (?’)
Bologna: ? (15’), ? (?’), ? (45’)
Note: il Bologna scende in campo in 10 uomini. All’81’ l’ASC Modena abbandona il campo per protesta contro una decisione dell’arbitro Brivio 
che non concede una marcatura di Reggiani. Successivamente Luigi Vrntura, capitano del ASC Modena, chiese al Bologna di concedere un retour
match che i cugini rifiutarono ritenendosi legittimi vincitori.
Associazione Studentesca del Calcio Modena-Reggio FBC 6-1, Modena, Campo delle Manovre (Campo di Marte), 24 aprile 1910
ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DEL CALCIO MODENA: Zanasi S.; Del Bianco, Pederzini; Vicini, Braga, Mariani U.; Zanasi C., Scardovi, Beccherini, 
Secchi, Ventura. All.: Ventura.
REGGIO FBC: Rovina; Manzotti, Mironi; Mazzi, Ghizzoni, Borghi; Beggi, Pellizzi, Vacondio, Rossi, Pietri.
Arbitro: ?
Marcatori:
ASC Modena: ?
Reggio FBC: ?
Vis et Virtus Mantova-Associazione Studentesca del Calcio Modena 2-0, Mantova, Campo del Te, 8 maggio 1910
VIS ET VIRTUS:All.: Modena.
ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DEL CALCIO MODENA:
Arbitro:
Marcatori:
Vis et Virtus Mantova:
Associazione Studentesca del Calcio Modena- Virides 3-0 ritiro, Modena, Campo ?, 15 maggio1910
ASSOCIAZIONE STUDENTESCA DEL CALCIO MODENA: Zanasi S.; Sgarbi, Folli; Zanasi C., Pederzini, Mariani U.; Boni, Scardovi, Reg¬giani, Levi, 
Cartasegna. All.: Ventura.
VIRIDES: Comini; Cattania, Solmi; Anceschi, Rebucci, Maffei; Vaccari, Zibordi, Bertacchini, Gambigliani
Arbitro:
Marcatori:
ASC Modena:
Note: gara di semifinale della Coppa San Donnino. La Virides scede in campo con soli 10 uomini.
 
da “Modena F.C. 1912-2012″, a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra, Simonini Alessandro, Modena, 2012, 
Artioli Editore. 

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